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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piero Angela sulle sue condizioni di salute dopo la caduta: “Sono cose lunghe e fastidiose”

A qualche settimana dall'incidente domestico il noto divulgatore scientifico ha parlato della sua lenta guarigione ai microfoni del programma 'I Lunatici'

Piero Angela ha aggiornato gli ascoltatori del programma radiofonico di Radio2 I Lunatici sulle sue condizioni di salute a circa un mese dal piccolo incidente domestico che gli ha causato una  frattura e qualche contusione. Una guarigione lenta e complessa per il noto divulgatore scientifico 90enne, come lui stesso ha raccontato ai microfoni di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

"Come sto? Ho un po' di problemi, la settimana prossima mi tolgono il gesso, poi spero di recuperare in poco, anche se ci vorrà tempo. Sono cose lunghe e fastidiose”, ha spiegato Piero Angela: “Per fortuna a essersi rotto c'è il braccio sinistro, mi sono reso conto di quante cose non si possono fare senza un braccio. Ora, per esempio, dormo su una poltrona. Da quando mi sono rotto il braccio la notte non riesco ad alzarmi, ho comprato una di quelle poltrone reclinabili che si allungano e diventano un letto. Funziona bene".

“Speriamo bene, ma credo di aver superato tutti gli ostacoli. La testa funziona”, ha aggiunto ancora: “Mia sorella ha 92 anni e sta perfettamente, non ha nessun problema. Spero che la genetica sia quella, che ci aiuti. Quando si perde anche solo di poco la capacità di capire o di ragionare è terribile. Il mio lavoro mi porta a scrivere, leggere, parlare… C'è sempre questa tensione, ci si mantiene in allenamento”.

Piero Angela: “La morte? Una grande scocciatura"

Il dialogo tra Piero Angela e i conduttori si è poi spostato sulla morte: “Da quando ho compiuto 90 anni me lo chiedono. La morte è una grande scocciatura. E' una mancanza di vita. Noi moriamo ogni notte quando ci addormentiamo. La sofferenza, soprattutto fisica, ma anche psicologica, è la cosa che può turbare. Ognuno di noi si augura una buona morte. Penso sempre a un detto di Leonardo, ‘così come una buona giornata porta a un buon dormire, così una vita spesa bene porta a un buon morire'. Lui si è spento con questa visione. Una filosofia pacificante” (qui l'audio dell'intervista).

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