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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Raffaella Carrà: "La Vita in Diretta potrebbe essere fatta meglio"

A margine della conferenza stampa di presentazione di 'A raccontare comincia tu', la conduttrice ed icona Rai commenta il presente e il passato del servizio pubblico

Vera e propria icona Rai, ieri mattina, a margine della conferenza di presentazione di 'A raccontare comincia tu', Raffaella Carrà ha detto la sua a proposito del presente del servizio pubblico, con particolare attenzione  alla 'Vita in diretta', talk di Rai Uno condotto quest'anno da Lorella Cuccarini ed Alberto Matano. 

Raffaella Carrà sulla Vita in Diretta

"Sono molto legata alla televisione generalista - ha spiegato Carrà - mi piace la televisione della gente fatta dal vivo anche se prima o poi metterò Netflix. Non tutto comunque mi piace moltissimo. Quello che mi fa soffrire è quando un programma potrebbe essere fatto meglio con scelte diverse. Ci sono troppe cose tristi, ci vorrebbe più ironia. Io per esempio alleggerirei un po' 'La Vita in Diretta', in cui si seguono fatti di cronaca nera”. Una scelta, questa, non dei "conduttori ma forse della rete. C'è qualcosa che impedisce loro di essere più ariosi".

E, facendo un rapido paragona tra le tv di ieri e quella di oggi, ha ricordato i programmi che ha realizzato ed ha espresso anche dei giudizi su quelli attuali: "'Carramba' non era una trasmissione del dolore. La gioia qualche volta fa piangere, l'emozione fa piangere. Era un programma fantastico. Oggi vedo un po' di quel programma in giro, ma è tutto diverso rispetto al passato. 'Carramba' rimarrà". Ricordando ancora il suo passato in televisione, la Carrà ha ricordato che "mi obbligarono a fare il Festival di Sanremo quello del 2001. Elisa è nata al mio Festival così come Gigi D'Alessio".

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