De Santis, direttrice Rai Uno: "Giuria d'onore di Sanremo? Meglio se composta da musicisti"
Teresa De Santis commenta le polemiche scoppiate a proposito della "giuria d'onore" del Festival, definita da più parti poco attinente alla materia che sarebbe andata a giudicare: "Lo stesso Baglioni ha riconosciuto che il meccanismo di quest'anno non è tra i più funzionali"
''Nessun sistema elettorale è perfetto, neanche in ambito politico dove spesso si cambia, così come è accaduto per il Festival di Sanremo dove nel corso del tempo i diversi sistemi di voto sono sempre stati accompagnati da grandi contestazioni". Teresa De Santis, neo direttrice di Rai Uno, commenta le polemiche scoppiate a proposito della "giuria d'onore" del Festival di Sanremo, definita da più parti poco attinente alla materia che sarebbe andata a giudicare (oltre al presidente Mauro Pagani, i personaggi dello spettacolo Elena Sofia Ricci, Ferzan Ozpetek, Serena Dandini, Claudia Pandolfi, Beppe Severgnini, Camila Raznovich e Joe Bastianich).
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"Il meccanismo di questa edizione, in particolare, è stato poi riconosciuto anche da Baglioni come uno non dei più funzionali - spiega De Santis, che, nominata a novembre, con Sanremo ha avuto un vero e proprio "battesimo di fuoco" - Dal mio punto di vista comunque, essendomi io occupata di musica per anni, sarebbe stato più opportuno che la giuria d'onore, operando per il 20% del voto finale, fosse costituita da tutti musicisti se pure di generi diversi, mentre gli unici due musicisti erano Mauro Pagani e Joe Bastianich''. De Santis lo ha detto rispondendo ai commissari della Vigilanza Rai.
Quanto alla giuria dei giornalisti, che, ha ricordato, ''per metà ha votato Alessandro Mahmood e per la restante metà altri artisti, credo sia la meno criticabile, se pur opinabile, perché composta non solo da giornalisti di spettacolo ma anche da esperti di musica".