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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Serena Dandini: "Racconto le donne che hanno fatto la storia, ma a quelle normali farei un monumento" | INTERVISTA

Dal 18 ottobre, ogni venerdì su Sky Arte, 'Valorose'. Sei puntate, con sei ospiti d'eccezione, per ricordare donne eccezionali cancellate dai libri

Dal libro alla tv, quella di accendere i riflettori su donne che hanno arricchito la nostra cultura e cambiato il destino di altre donne è diventata ormai una vera e propria missione per Serena Dandini, dal 18 ottobre su Sky Arte - alle 21.15 - con 'Valorose'

Sei puntate, ognuna dedicata a una grande donna, con sei ospiti femminili intervistate dalla padrona di casa per parlare di loro stesse e mettere in luce, attraverso analogie e affinità, le protagoniste troppo spesso dimenticate dai libri di storia. Si inizia da Nellie Bly - che a fine '800 ha dimostrato come il giornalismo d'assalto non è solo una 'cosa da maschi' - e Alice Guy, la prima regista donna della storia del cinema, con ospiti Barbara Stefanelli e Valeria Golino, poi ancora Michela Murgia per Grazia Deledda, la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli per Cristina Trivulzio di Belgiojso, la giovanissima Nina Bottacin per Anna Pavlova e infine Chiara Valerio per Vanessa Bell.

Raccontare sei donne che hanno inciso sulla cultura, sui costumi e hanno cambiato la mentalità di un'epoca. Una bella responsabilità...
"Sì, che mi prendo molto volentieri perché ispirata al libro che ho scritto ('Il catalogo delle donne valorose', ndr). L'idea è dare luce e raccontare le storie di donne che, come hai giustamente detto, hanno fatto la storia dell'umanità in tutti i campi ma sono state oscurate dai libri di storia ufficiali. Non hanno monumenti né targhe che le ricordano, tantomeno strade a loro intitolate e questa una mancanza di memoria, un'amnesia collettiva che è giusto colmare perché credo che questo albero genealogico sia importante per le future generazioni".

Eppure oggi di donne si parla spesso. Pensa ci sia poca memoria storica su quello che di grande hanno fatto?
"Ho voluto fare un programma proprio per questo. Sky Arte mi è sempre piaciuta e mi sembrava un'occasione perfetta per collaborare con questa rete che mi ha dato molta fiducia e molta libertà. Ho cercato di fare questo programma, naturalmente elegante perché a Sky Arte devi essere elegante (ride, ndr) ma anche pop. Ho provato a coniugare queste due anime che sembrano così diverse, con la mia comunicazione diretta e anche ironica, ma anche con una videografica meravigliosa di Gianluca Abbate, gli interventi di Orsetta De Rossi che dà voce alla voce delle donne in queste puntate e che mette insieme le mie interviste. In ogni puntata, oltre a raccontare queste protagoniste straordinarie, intervisterò una donna di oggi chiedendogli com'è lo stato attuale delle cose". 

Sei ospiti importanti, in ognuna di loro trova un'analogia con le 'valorose'. Lei invece si sente simile a qualcuna in particolare?
"Sono troppo per me. Non ho fatto nessuna di queste imprese, come Cristina Trivulzio di Belgiojoso che ha contribuito al Risorgimento o Nellie Bly che ha inventato il giornalismo d'inchiesta, alla fine dell'800, né tantomeno come Alice Guy che ha inventato il cinema di narrazione, come lo conosciamo oggi, ma è stata completamente cancellata dai manuali di cinema. Non sono a quei livelli, anche se credo che sia valorosa qualunque donna normale che in qualche modo riesce a mettere insieme il lavoro con la famiglia, con la cura degli anziani".

Sono loro le vere donne valorose di oggi.
"Esatto! Meriterebbero una statua equestre. Ho proposto di fare un monumento equestre alla donna normale. Forse la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, che è ospite nella puntata dedicata a Cristina Trivulzio di Belgiojoso, lo farà ad Ancona. Forse ci riusciremo a fare il monumento alla donna normale".

Da ieri a oggi, il vero valore delle donne qual è?
"La resistenza. Resistenza e resilienza. A ognuna di queste donne nelle puntate dedico una rosa. Le donne sono come le rose: anche senza cure, sotto il gelo dell'inverno, riescono sempre a rifiorire in primavera. Hanno quella resistenza e anche una resilienza, secondo me due caratteristiche che le donne hanno sempre avuto".

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