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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Quando sul web la trovata pubblicitaria è shock

Sempre più spesso la pubblicità usa internet per veicolare campagne forti per sensibilizzare l'opinione pubblica

La pubblicità ha sempre bisogno di trovare immagini forti che colpiscano l'attenzione di chi guarda per indurlo a comprare oppure a riflettere. Sempre più spesso sul web arrivano campagne shock che scuotono l'opinione pubblica e da tempo il web si è aggiunto a televisione e carta stampata. Ma il mare magnum di internet consente più libertà rispetto ai vincoli che regolano gli atri media e quindi non è insolito imbattersi in campagne pubblicitarie davvero forti.

Come quella creata per Crisis Relief Singapore per mostrare come mettere un semplice "like" su Facebook non sia di nessun aiuto contro i veri problemi del mondo. Per dimostrarlo, ha diffuso un'immagine di una madre che tiene in braccio il proprio figlio sanguinante, ferito in guerra, accompagnata da decine di "likes", come se fosse una foto qualsiasi.

Ha suscitato molto clamore la campagna sulla sposa bambina norvegese comparsa su un blog. "Ho 12 anni e mi sposerò tra un mese", era il claim usato dall'associazione Plan per sensibilizzare gli utenti in vista della Giornata Internazionale delle Bambine.

Benetton ha fatto scuola in questo, dalle storiche campagne firmate da Oliviero Toscani fino alla recente "Unhate", che raffigura capi di stati e leader religiosi che si baciano sulla bocca.

Molto forti sono anche le campagne che invitano a non scrivere messaggi mentre si è alla guida, che hanno coinvolto amministrazioni locali fino a giganti mondiali come BMW e Ford.

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