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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Zerocalcare e "Un polpo alla gola": siamo tutti figli degli anni Ottanta

Romanzo di formazione con venature horror, la nuova graphic novel del disegnatore romano spicca in vetta alle classifiche dei libri più venduti: personaggi veri, autografia, ironia intelligenti e riferimenti alla pop cultura degli anni '80 e '90

In principio fu Trenitalia. Anzi, "Trenitaja", pronunciato alla romana. Il fumettista Zerocalcare divenne una star del web grazie all'amara riflessione di un trentenne nerd alle prese con la modernità dei nuovi treni Frecciarossa.

Prima ancora c'era stata quella su "repubblicapuntoitte": storia della colonna destra della versione online del quotidiano di Largo Fochetti, popolata dal meglio e peggio del web.

Ma bisognerebbe parlare anche di "Perché non possiamo dirci trentenni": quelli nati negli anni '80 e che sono stati bambini negli anni '90, non se la passa troppo bene, tra disoccupazione e precarietà, «una famiglia di grossi mammiferi con caratteristiche di maturità, emancipazione e stabilità, estinta da decenni, più o meno con l'entrata in vigore del pacchetto Treu sul lavoro».

Raccontare chi sono i trentenni di oggi non è facile ma Zerocalcare c'è riuscito, sul web e sulla carta stampata.

Il suo nuovo libro, "Un polpo alla gola", sta scalando le classifiche. Zerocalcare, alias Michele Rech, conferma con questa graphic novel le proprie capacità non solo di fumettista ma soprattutto di narratore tout court: il suo è un romanzo di formazione, una storia che si snoda dall'infanzia alle soglie dell'età adulta (ossia dai giorni delle scuole elementari ai quasi trent'anni del protagonista) che mischia insieme autobiografia e invenzione, comicità e horror.

Il polpo alla gola del titolo è la sensazione di disagio che attanaglia chi si tiene nascosto un segreto, una vigliaccheria mai confessata, una bugia spacciata per verità.

Il libro vive grazie a personaggi umanissimi, reali e sfaccettati, situazioni nelle quali è impossibile non immedesimarsi, e un bagaglio di rimandi alla cultura degli anni '80 e '90 che spiega come e perché, in definitiva, siamo tutti figli dei Cavalieri dello Zodiaco, dell'Uomo Tigre, di He-man e di David Gnomo. 

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