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Giovedì, 25 Aprile 2024
CONFLITTI

2013: un anno di guerre nel mondo

Dal Mali alla Siria, passando per Nairobi: i conflitti dell'anno appena conclusosi

Il 2013 è stato un anno caldo, funestato da avvenimenti bellici che hanno scosso il pianeta. Epicentro delle crisi il Medio Oriente e l'Africa intera, dal Maghreb all'area subsahariana.

Nel mese di gennaio, al culmine dei sommovimenti politici e militari che hanno investito il Mali nell'anno precendente, la Francia decide di intervenire con il suo esercito nel paese, per fermare l’avanzata verso il sud del Mali dei gruppi armati islamisti che dalla primavera scorsa controllano il nord. Un intervento coronato dal successo sul terreno, ma che non ha cancellato del tutto i rischi legati alla presenza dei ribelli islamici legati ad Al Qaeda nell'area.

Guerra in Mali © Infophoto

Il 16 gennaio, in stretta connessione alla crisi nel Mali, l'Algeria piomba nell'incubo per un'azione di oltre trenta militanti jihadisti che attaccano l'impianto petrolifero di In Amenas prendendo circa 700 ostaggi. Il blitz delle forze di sicurezza avrà la meglio sui terroristi, ma saranno decine le vittime.

Blitz dell'esercito algerino a In Amenas

VIDEO: UN ANNO DI NOTIZIE DAL MONDO

La più sanguinosa delle crisi è senza dubbio però quella siriana. Gli scontri tra lealisti e ribelli che combattono il regime di Al Assad ha provocato nel corso dell'intero anno oltre 120mila vittime, ma l'opinione pubblica ricorderà questo 2013 mediorientale soprattutto per la strage perpetrata con le armi chimiche nei sobborghi di Damasco. La "linea rossa" tracciata da Obama era stata superata, e per settimane il mondo è sembrato sull'orlo di un conflitto globale. La titubanza americana e la diplomazia russa hanno scongiurato l'allargamento della guerra, con Assad che ha acconsentito alla distruzione del suo arsenale chimico. Sul campo, però, i combattimenti continuano violenti come prima, mietendo migliaia di vittime tra i civili. La crisi è lontana da una soluzione, con, inoltre, i gruppi islamisti più radicali tra i ribelli che stanno prendendo sempre più potere a scapitato di laici e moderati.

Guerra in Siria © Tm News / Infophoto

Siria: armi chimiche contro la popolazione

VIDEO: I PERSONAGGI DEL 2013

Un attacco terroristico che è come una dichiarazione di guerra, e che più di ogni altro evento testimonia della polveriera che è l'Africa: il 21 settembre un commando guidato dagli islamisti somali di Al-Shabaab ha dato l'assalto a un centro commerciale di Nairobi, in Kenya. Dopo giorni di assedio, durante i quali le forze di sicurezza hanno cercato di liberare le centinaia di ostaggi nelle mani dei terroristi, il blitz finale porta alla fine della crisi, ma il bilancio delle vittime è altissimo: 72 morti.

Kenya, assalto al centro commerciale (Foto Twitter)

E' ancora l'Africa, nell'ultimo scorcio di 2013, a essere al centro delle crisi belliche.

Nella Repubblica Centrafricana, la guerra civile che aveva portato alla presa del potere dei ribelli di Seleka rischia di trasformarsi in un vero e proprio genocidio su base etnica e religiosa. Nel paese, ormai senza alcun controllo, si fronteggiano a suon di stragi islamici e cristiani. L'opinione pubblica e le associazioni umanitarie lanciano l'allarme, ma la comunità internazionale sta ancora a guardare.

Una gravissima crisi politica si sta inoltre trasformando in guerra civile nel Sud Sudan, paese con poco più di anno di vita. Scontri interni al gruppo di potere del paese sono degenerati in violentissimi scontri nella capitale, che nelle prime settimane di dicembre hanno fatto oltre 500 morti.

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