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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Aeroporti, treni e feste: i "nuovi" obiettivi dell'Isis

Una stagione minata dalla paura di un terrorismo "diffuso" che si accompagna ad episodi di violenza senza matrice politica ma capaci di minare la sicurezza di ogni paese: l'incubo dell'estate 2016

Dopo la mattanza di Monaco di Baviera di venerdi e l'attentato kamikaze di Ansbach, il sindaco del capoluogo bavarese, il social-democratico Dieter Reiter sta valutando di vietare in città gli zaini per la popolare festa dell'Oktoberfest che aprirà i battenti il prossimo 17 settembre. "Penso che la gente capirebbe -  ha detto alla Frankfurter Allgemeine Zeitung Reiter - dovremmo intensificare i controlli delle borse e degli zaini. Forse dovremmo anche pensare a vietare gli zaini. Penso che la gente capirebbe". 

La serie di attacchi ed attentati che ha insanguinato negli ultimi giorni la Germania ha spinto le autorità a decidere di "rafforzare significativamente lo schieramento di polizia" negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno federale Thomas de Maiziere senza fornire particolari o numeri sugli effettivi impegnati. 

Sale la tensione in Germania dopo l'attacco suicida al festival di Ansbach

Una estate dominata dalla paura di un terrorismo "diffuso" capace di colpire in Europa che si accompagna ad episodi di violenza senza matrice politica ma capaci di minare la sicurezza di ogni paese: un incubo che mina la capacità di spostamento proprio nel momento delle ferie estive con ripercussioni tragicomiche, come è accaduto a Dover nel weekend con migliaia di automobilisti in coda per oltre 15 ore in attesa di attraversare la Manica e i controlli alla frontiera francese.

Sullo sfondo la minaccia dell’azione suicida con il rischio concreto che possa essere ripetuta in ogni dove, con individui capaci di bucare le maglie strette della pubblica sicurezza, ma non abbastanza, come nel caso di Ansbach. L’obiettivo primario colpire le persone radunate ad una festa in piazza, ad un evento, ad un concerto usando di tutto, da un'accetta, ad una pistola, una bomba un camion.

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FANTASMI DAL MEDIO ORIENTE. Una costante di molti attacchi è seminare il terrore, raggiungendo una eco mediatica: compaiono così anche in Europa bombe che contengono frammenti di metallo: chiodi, biglie, pezzetti di ferro diventano schegge terribili. Lo spettro di una regia dello Stato Islamico dietro i lupi solitari e il "terrorista qualunque" sono tali solo nella fase finale. In Germania come in Francia i terroristi non erano soli, ma parlavano al telefono dei loro propositi suicidi. 

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Il profilo il medesimo: menti disturbate, persone scappate dalla guerra e che dalla guerra hanno portato in Europa i loro personalissimi demoni. Alcuni trovano la risposta nella droga, ma poi basta una scintilla per scatenare la violenza: reclute non mancano all'Isis e anche quando il legame con il Califfato nero è sotto traccia, i folli soldati della morte trovano in un ultimo abbraccio al jihadismo una propria morale giustificazione.

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