Offensiva terroristica dei Talebani in Afghanistan. Sono stati alemno sei gli attentati in simultanea in diverse parti del Paese, tre dei quali nella capitale Kabul rivendicati dai Talebani che hanno anche attaccato un centro di addestramento della polizia a Gardez, nell'est del Paese. Altri due assalti hanno preso di mira edifici governativi e un aeroporto che ospita una importante base militare della Nato in altre località dell'Afghanistan.

Kamikaze in azione -  Due kamikaze hanno provocato diversi feriti facendosi esplodere all'aeroporto di Jalalabad, importante base della Nato nella grande città dell'est dell'Afghanistan. Altri quattro, muniti di esplosivi, sono stati arrestati all'ingresso dello scalo. Due sono riusciti ad attivare la carica mentre gli altri due, rimasti feriti nelle esplosioni, sono stati arrestati, ha spiegato all'Afp il capo della polizia dell'aeroporto, generale Jahangir Azimi.

Assalto al Parlamento - L'assalto al Parlamento di Kabul è stato respinto dalle forze dell'ordine, secondo la polizia, ma gli assalitori, di cui alcuni muniti di giubbotti imbottiti di esplosivi, si sono asserragliati in un hotel costruito da poco, una parte del quale bruciava. Il Kabul Star Hotel è situato nel cuore di un quartiere del centro che ospita anche una base militare americana importante, gli uffici delle Nazioni unite e il palazzo del presidente Hamid Karzai. Diversi assalitori hanno tentato di penetrare nel Parlamento, ma respinti dalle forze di sicurezza che lo proteggono, si sono asserragliati in un vicino edificio, da dove sparano, secondo Qudratullah Jawid, portavoce del Parlamento. Almeno un assalitore è stato ucciso a Kabul, secondo la polizia. L'ambasciata americana ha fatto sapere che tutto il suo personale è al sicuro.

"Nessun italiano coinvolto" - La Farnesina ha fatto sapere che dai primi accertamenti non risultano italiani fra vittime, feriti e persone coinvolti nella giornata di terrore. "E' solo l'inizio dell'offensiva di primavera", ha dichiarato un portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahed.