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Giovedì, 28 Marzo 2024
AFGHANISTAN

Linciata e bruciata viva da quattro uomini, corte appello annulla pena di morte

Farkhunda aveva 27 anni ed era affetta da problemi psichici. Era stata accusata da un capo di un moschea di aver bruciato una copia del Corano

Una corte d'appello afgana ha annullato la sentenza del tribunale di primo grado con la condanna a morte di quattro uomini colpevoli del linciaggio di una donna a Kabul nel marzo scorso. Farkhunda, questo il nome della donna lapidata dalla folla, era stata accusata pretestuosamente di aver bruciato una copia del Corano. Il suo corpo era stato poi schiacciato da un'auto e dato alle fiamme e il tutto è documentato in un video.

La corte d'appello ha anche assolto il capo della moschea che per primo aveva additato la donna di 27 anni come la colpevole di profanazione e di aver incitato la folla ad ucciderla. Complessivamente in primo grado erano state condannate otto persone, incluso un agente di polizia, e quattro di queste alla pena capitale. Diciotto uomini erano stati assolti. La decisione ha provocato l'immediata condanna delle attiviste per i diritti delle donne in Afghanistan.

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