Afghanistan, marito taglia il naso alla moglie: sdegno nel Paese
Dopo aver commesso il fatto l'uomo è fuggito in una zona controllata dai talebani. Le attiviste per i diritti femminili chiedono una punizione esemplare
E' rabbia in Afghanistan dopo che è stata diffusa la foto di una donna il cui naso è stato tagliato via dal marito. Le attiviste per i diritti femminili chiedono una punizione esemplare per "l'atto barbaro" dell'uomo, in un paese dove la violenze contro le donne sono all'ordine del giorno.
Reza Gul, 20 anni, è stata portata d'urgenza all'ospedale domenica, dopo essere stata aggredita a Ghormach, nella provincia nord-occidentale di Faryab.
Il marito, Mohammad Khan, le aveva tagliato il naso, prima di fuggire in un'area controllata dai talebani. "Mohammad Khan ha tagliato il naso di Reza Gul con un coltello tascabile", ha detto il portavoce del governatore di Faryab Ahmad Javed Bedar.
"Questo atto brutale e barbaro deve essere duramente condananto", ha commentato Alema, un'attivista per i diritti delle donne. "Incidenti del genere - ha continuato - non accadrebbero se il sistema giudiziario del governo punisse gli attacchi contro le donne".
LA FOTO - La fotografia della donna sfigurata è stata ampiamente condivisa sui social media e molti utenti hanno chiesto una punizione esemplare per il marito. Non è chiaro cosa abbia provocato la violenza del marito contro la donna, madre di un bimbo di un anno, che aveva sposato cinque anni fa. L'uomo, da poco tornato dall'Iran, è disoccupato.
GLI ALTRI CASI DI VIOLENZE - In Afghanistan la tolleranza per le violenze nei confronti delle donne è ampia. A novembre una giovane donna è stata lapidata a morte dopo essere stata accusata di adulterio nella provincia centrale di Ghor.
A marzo scorso una donna di nome Farkhunda è stata selvaggiamente picchiata e le è stato dato fuoco a Kabul dopo essere stata accusata falsamente di aver bruciato un Corano.
Nel 2010 la rivista Time ha pubblicato in copertina la foto della 18enne Bibi Aisha, mutilata del suo naso dal marito. La copertina ha provocato sdegno internazionale. Aisha è stata poi portata negli Usa dove le è stata donata una protesi.
