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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Esteri / Afghanistan

Soldato Usa spara nella notte, uccisi 16 civili afgani

Follia omicida in Afghanistan. Un marine fa irruzione in cinque abitazioni e spara su intere famiglie. Tra i morti, donne e bambini. Il presidente Karzai: "atto imperdonabile"

Afghanistan. Un massacro "imperdonabile" costato la vita ad almeno 16 civili afgani. Così il presidente Hamid Karzai ha condannato la follia omicida che ha insanguinato la notte nei villaggi di Alkozai e Balandi, nel distretto di Panjwai, sud-est di Kandahar City, in uno dei campi di battaglia più duri del paese, luogo di nascita del movimento dei Talebani.

Stando alle ricostruzioni, un soldato americano avrebbe lasciato la propria base intorno alle tre di notte (le 23.30 italiane) e fatto irruzione in tre abitazioni poste a meno di cinquecento metri dalla base, aprendo immediatamente il fuoco, uccidendo 11 persone e non risparmiando nemmeno donne e bambini.

Quindi altre due case dove sono morte altre persone. Cinque. Ma c'è chi dice di averne contate sette.  "Un crollo nervoso" spiegano dalla base americana, la causa del folle gesto del soldato.  

"Il governo ha condannato a più riprese le operazioni condotte sotto il nome della guerra al terrorismo, che hanno causato perdite civili", ha denunciato Karzai in un duro comunicato Karzai. "Ma quando gli afgani sono uccisi deliberatamente dalle forze americane, si tratta di un assassinio e di un'azione imperdonabile".

E mentre gli inquirenti afgani cercano di fare chiarezza, un reporter dell'Afp, prima persona giunta sul posto, spiega di aver contato "sedici morti in tre case, tra cui bambini di 2-3 anni, donne e anziani. In una casa c'erano dieci persone in una sola stanza, persone uccise e poi bruciate. Un'altra donna giaceva all'ingresso della casa. In un'altra abitazione" continua il reporter nel suo macabro racconto "ho contato quattro persone. Due uomini, un ragazzo e una donna". Un'altra persona sarebbe morta nella quinta casa. Per un totale di 16 esecuzioni. 

A peggiorare la situazione, però, potrebbero contribuire alcune testimonianze che raccontano non di un solo killer ma di un "gruppo di soldati americani ubriachi, che ridevano, sparavano e hanno poi versato liquido infiammabile sui cadaveri per dargli fuoco".

Ora i rapporti tra Stati Uniti e Afghanistan, già tesi dopo la vicenda dei corani bruciati da soldati Usa, rischiano di precipitare definitivamente e a nulla sembrano valse le parole di cordoglio del presidente Barak Obama che ha parlato di "incidente tragico e scioccante che non rispetta l'eccezionale carattere del nostro esercito e il rispetto che gli Usa hanno del popolo afgano".



Le prime conseguenze della follia del soldato americano raccontano di una forte protesta antiamericana scoppiata nel Panjwai, la cui popolazione chiede la consegna alle autorità statunitensi del soldato americano. 

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