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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Berlino, Anis Amri era noto alle autorità: "Contatti diretti con lo Stato islamico"

L'attentatore era noto al centro di lotta al terrorismo e alla procura, per quasi tutto il 2016 è stato monitorato: lo scrive Der Spiegel. E secondo il New York Times avrebbe avuto contatti diretti con l'Isis. È caccia all'uomo in tutta Europa, taglia di 100mila euro

Continua la caccia al 24enne tunisino sospettato dell'attentato di lunedì scorso a Berlino, le autorità tedesche sono finite sotto accusa perchè erano al corrente del fatto che l'uomo, a cui era stata respinta la richiesta di asilo, era stato identificato come un islamista potenzialmente pericoloso, tanto che era stato sorvegliato fino allo scorso settembre.

TAGLIA DI 100.000 EURO - Anis Amri è ricercato in queste ore in tutta Europa, c'è una ricompensa di 100.000 euro per chiunque offra informazioni utili al suo arresto. La polizia tedesca avverte che l'uomo "potrebbe essere violento e armato". Il portafogli e i documenti dell'uomo sono stati rinvenuti sul tir con cui lunedì sera si è scagliato sulla folla di un mercatino di Natale a Berlino, uccidendo 11 persone. La dodicesima vittima è stato il conducente polacco del tir. Altre 24 persone sono ancora ricoverate in ospedale, 14 delle quali in gravi condizioni

L'ERRORE - La Sueddeutsche Zeitung ha criticato la polizia per aver perso tempo, subito dopo l'attentato, con un 23enne pachistano, rilasciato martedì sera: "Ce n'è voluto di tempo prima che la polizia federale si occupasse di Amri come sospetto".

"ERA NOTO" - Amri era noto alla polizia, al centro di lotta al terrorismo e alla procura: per quasi tutto il 2016 è stato infatti monitorato a Berlino perchè sospettato di preparare una rapina per finanziare l'acquisto di armi automatiche e un attentato. L'indagine era però stata abbandonata a settembre per mancanza di prove. Nonostante i sospetti, anche di legami con predicatori salafiti, l'uomo era stato lasciato in libertà per mancanza di prove: "Le autorità lo avevano nel mirino e lui è riuscito a dileguarsi", ha scritto Der Spiegel.

Berlino, attentato al mercatino di Natale (Foto Ansa)

CONTATTI DIRETTI CON L'ISIS - Anis Amri, avrebbe fatto ricerche su internet per la fabbricazione di ordigni esplosivi e avrebbe avuto contatti diretti con l'Isis. Lo scrive il New York Times citando fonti dell'intelligence americana. Il giornale non specifica, però, a quale periodo risalgano queste ricerche e questi contatti. Amri avrebbe avuto almeno una volta relazioni con lo Stato islamico attraverso la rete Telegram e il suo nome è compreso nella lista statunitense delle persone cui è vietato imbarcarsi sui voli di linea.

IN CARCERE IN ITALIA - L'uomo aveva lasciato la Tunisia circa sette anni fa e come clandestino era entrato in Italia, dove ha trascorso 4 anni in carcere per un incendio in una scuola: lo ha raccontato il padre, intervistato dalla radio tunisina Mosaique FM. Anis, nato il 22 dicembre 1992, da oltre un anno si era trasferito in Germania ed era rimasto in contatto con i suoi fratelli, ma non con il genitore. Secondo la Bild, la polizia di Berlino lo aveva messo sotto sorveglianza da marzo a settembre. "Quando ho visto la foto di mio fratello sui media, non ho creduto ai miei occhi. Sono sotto choc e non posso credere che sia stato lui a commettere un simile crimine", ha detto Abdelkader Amri, fratello del ricercato. Ma "se fosse vero, merita la condanna. Noi respingiamo il terrorismo e i terroristi e non abbiamo nessuna relazione con i terroristi", ha aggiunto. "Non abbiamo mai avuto l'impressione che ci fosse qualcosa di strano. Ci contattava via Facebook ed era sempre sorridente e gioioso!", ha affermato la sorella Najoua. Il ricercato ha precedenti con la giustizia in Tunisia, dove è ricercato dalla polizia di El Oueslatia e dove è stato condannato per furto aggravato a cinque anni di carcere, secondo fonti della sicurezza locali.

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