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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Isis, l'accusa degli Usa: "Armi chimiche contro i nostri soldati in Iraq"

Mentre si avvicina la "battaglia finale" per Mosul, l'Isis starebbe reagendo lanciando armi chimiche contro le truppe americane. È, se confermato, il primo attacco chimico contro le forze della coalizione internazionale in Iraq

Non è lontana la "battaglia finale" per Mosul. In base ad alcune indicrezioni riportate dalla stampa statunitense, l’Isis starebbe reagendo lanciando armi chimiche contro le truppe americane che appoggiano l’offensiva.

Gli Stati Uniti in questi giorni stanno analizzando l'esplosivo lanciato da militanti dell'Isis con un razzo e precipitato a poche centinaia di metri dalla base americana di Qayara, nei pressi di Mosul, dopo i primi test risultati positivi alla presenza di gas mostarda, l'iprite: se confermato, si tratterebbe del primo attacco chimico contro le forze della coalizione internazionale in Iraq.

I fatti risalgono a due giorni fa. "Il 20 settembre, nel pomeriggio, orario iracheno, la base aerea di Qayara ha subito un attacco indiretto - ha reso noto i Pentagono con una nota - un primo test dei componenti dell'arma usata ha dato esito positivo per il gas mostarda". Nel comunicato si precisa che "il dispositivo, probabilmente un razzo o un proiettile di mortaio, era rozzo e impreciso".

Dopo le operazioni di decontaminazione, sul personale di servizio nella base non sono stati rilevati segni di contaminazione. Nei mesi scorsi l’Isis ha usato almeno tre volte l’iprite contro i curdi e "vengono distrutti in continuazione laboratori in grado di produrlo" nel territorio controllato dallo Stato islamico, dicono dal Pentagono. 

Offensiva a Mosul contro Isis (Ansa)

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