Assad prepara la "lista", all'Onu si attende il rapporto sulle armi chimiche
Il segretario delle Nazioni Unite ha anticipato che il rapporto degli esperti contiene "conclusioni raccapriccianti" sul ricorso alle armi chimiche nell'attacco del 21 agosto alla periferia di Damasco, senza attribuire però direttamente la responsabilità al regime siriano
Mentre la comunità internazionale attende per oggi il rapporto degli ispettori Onu sull'uso di armi chimiche nella crisi siriana, Damasco saluta l'accordo russo americano con favore. "Accettiamo il piano russo per sbarazzarci delle nostre armi chimiche con favore. Abbiamo già iniziato a preparare la lista. Non perdiamo tempo", ha detto il ministro siriano dell'informazione Omrane al-Zohbi.
RIBELLI DELUSI: "ALLA COMUNITA' INTERNAZIONALE NON IMPORTA NULLA DELLA SIRIA"
Il segretario di stato americano John Kerry, dal canto suo, in visita a Gerusalemme, pur confermando il giudizio positivo sull'accordo raggiunto a Ginevra, ha ribadito che per gli Usa "nessuna ipotesi" è scartata a priori. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente francese Hollande che parlando in Tv ha detto che l'ipotesi militare "deve restare per fare pressione concreta" sul regime siriano. Identica la posizione del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che prima di incontrare Kerry è stato reciso: "per dare qualche chance di successo alla diplomazia bisogna accompagnarla a una minaccia militare credibile".
L'ESERCITO SIRIANO SPARA SUI NEONATI
Sabato, intanto, la Siria ha presentato domanda formale di adesione alla Convenzione sulle armi chimiche del 1993, che proibisce il ricorso a tali armi.
Una prossima riunione tra Kerry e Lavrov è fissata verso il 28 settembre a New York, sia per valutare l'attuazione del piano sia eventualmente per stabilire la data di una conferenza internazionale sulla Siria.
ONU: "DIRITTI UMANI VIOLATI SIA DA REGIME CHE DA RIBELLI"
Nel pomeriggio di oggi, alle 17,15 ora italiana, sempre a New York il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon consegnerà al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il rapporto sui fatti dello scorso agosto.
Già venerdì Ban Ki-Moon aveva anticipato che il rapporto degli esperti conteneva "conclusioni raccapriccianti" sul ricorso alle armi chimiche nell'attacco del 21 agosto alla periferia di Damasco, senza attribuire però direttamente la responsabilità al regime siriano.
Il mandato degli esperti non prevede l'indicazione di un colpevole che, secondo gli occidentali, non può che essere il governo di Bashar al Assad. Ma fonti diplomatiche affermano che i dettagli contenuti nel rapporto forniscono chiare indicazioni sui responsabili.
"RIBELLI SIRIANI PRONTI AD ATTACCARE ISRAELE CON ARMI CHIMICHE"
