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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Assad strizza l'occhio a Trump: "Sarà l'alleato naturale della Siria"

Il presidente siriano in un'intervista alla tv portoghese Rtp: "Se lotterà contro il terrorismo saremo alleati come lo siamo con i russi e gli iraniani". Il problema, però, è che per Assad qualsiasi oppositore "è considerato un terrorista". Ma al Wsj precisa: "Non vogliamo ingerenze americane"

DAMASCO (SIRIA) - Donald Trump sarà un "alleato naturale" della Siria se lotterà contro il terrorismo. Lo ha affermato il presidente siriano Bashar al Assad, che ha concesso un'intervista alla tv pubblica portoghese Rtp. "Non possiamo dire nulla su quello che farà, ma diciamo che se lotterà contro il terrorismo, naturalmente saremo alleati, alleati naturali nello stesso modo in cui lo siamo con i russi, gli iraniani e molti altri Paesi che vogliono sfidare il terrorismo", ha detto Assad a Rtp.

CHI SONO "I TERRORISTI" PER ASSAD - Con il termine "terrorismo", precisa il giornalista Paulo Dentinho, "il regime di Damasco intende tutte le formazioni - armate e noin - che gli sono ostili, sia quelle che sono considerate moderate che quelle 'ufficialmente jihadiste', come lo Stato Islamico, che controlla vaste regioni in Siria".

"SIAMO ANCORA DUBBIOSI" - Interpellato sulle dichiarazioni di Donald Trump, che in Siria ha detto di considerare prioritaria la lotta allo Stato Islamico, Assad si è però mostrato prudente. "Naturalmente è promettente, ma bisognerà concretizzare. Potrà agire in questo senso? E che dire delle forze che sono a lui contrarie in seno alla sua amministrazione e della corrente dominante nei media che sono contro di lui? (...) E' per questo che siamo ancora dubbiosi che possa mantenere le sue promesse", ha aggiunto.

War Diary: in un video l'orrore di Aleppo

L'INTERVISTA AL WSJ - In un'intervista pubblicata sabato sul Wall Street Journal, Donald Trump aveva suggerito che bisognasse lottare di più contro l'Isis. E per cercare di avvicendare Assad, aveva detto, "abbiamo finito con il combattere la Russia", alleata di Damasco. "L'Isis è una minaccia per noi molto maggiore di Assad", aveva detto Trump al New York Times a luglio. Nella sua intervista, Assad ha inoltre insistito sul suo rifiuto di ogni ingerenza americana in Siria

Sono 50 anni che gli Stati Uniti interferiscono nelle vicende di altri Paesi)e di fatto sono capaci solo a creare problemi, non a risolverli.

Tra le macerie di Aleppo (Foto Ansa)

SCONTRO CON L'ONU E CON ERDOGAN - Interpellato sul suo atteggiamento nei confronti del prossimo segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il presidente Assad ha affermato: "Le Nazioni Unite non sono il segretario generale, anche se ha un ruolo importante", piuttosto i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. "In ogni caso, serve che sia obiettivo (...) e che non trasformi il suo ufficio in una succursale del Dipartimento di Stato americano". Infine l'attacco al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il cui Paese sostiene la guerriglia siriana, definito "malato, megalomane e instabile". E ancora: "Vive al di fuori della realtà".

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