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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Isis rivendica l'attentato a Barcellona: tre italiani tra i 13 morti, 100 i feriti

"L'autista sorrideva mentre falciava la folla". Il killer ancora in fuga. Parlano i testimoni italiani: "Bruno investito e ucciso davanti ai figli". Tre italiani feriti nell'attentato a Barcellona. Nella notte tra giovedì e venerdì attentato a Cambrils: morta una donna, è la 14esima vittima degli attacchi che hanno gettato la Spagna nel terrore

Tre italiani sono morti nell'attentato a BarcellonaLuca Russo, di Bassano del Grappa, provincia di Treviso, che si trovava nella città catalana con la ragazza, rimasta ferita ma non in gravi condizioni. L'altra vittima è Bruno Gullotta 35enne di Legnano in vacanza con la compagna e due figli. E' invece l'8enne italo-argentina Carmen Lopardo originaria della provincia di Potenza, residente in Argentina la terza vittima italiana dell'attentato sulla Rambla di Barcellona. Altri tre italiani sono rimasti feriti come risulta all'ambasciata italiana in Spagna che conferma come due dei nostri connazionali sono stati già dimessi, mentre il terzo non è grave. 

Attentato a Barcellona, chi sono le vittime

A dare la conferma della morte del giovane italiano è la compagna, Martina, che ieri si è messa in contatto con Tom's Hardware Italia, la ditta di Milano dove Bruno Gulotta lavorava, e con gli amici ha sfogato il suo dolore per la fine del suo compagno. Ha raccontato che la famiglia stava passeggiando sulla Rambla. Lei teneva il figlio più piccolo, di un anno, in un marsupio agganciato al busto. Bruno Gulotta la precedeva tenendo per mano l'altro figlio, di cinque anni.

Bruno Gullotta è morto nell'attentato di Barcellona

Bruno Gulotta è stato investito in pieno. Martina ha fatto in tempo ad afferrare il bambino che il padre teneva per mano e trascinarlo via, salvandolo dalle ruote assassine. Ma Bruno Gulotta è stato schiacciato. E' rimasto per terra, con la testa sanguinante, le gambe spezzate e scomposte. E' morto così, sul selciato, sotto lo sguardo dei suoi bambini.

Luca Russo è morto, passeggiava con la fidanzata

Luca Russo di Bassano del Grappa aveva 25 anni ed era laureato in Ingegneria a Padova, era volontario della Croce Verde.

Allerta terrorismo: tutti gli aggiornamenti

Terrore in Spagna: Isis rivendica

Il giornale El Periodico rivela come due mesi fa la Cia aveva avvertito i Mossos d'Esquadra, la polizia autonoma catalana, della possibilità di un attentato a Barcellona, aggiungendo che secondo le informazioni di intelligence, la Rambla era uno degli obiettivi privilegiati.

Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha dichiarato il lutto nazionale fino al 24 agosto. A Barcellona in autunno si terrà un referendum non riconosciuto dal Governo di Madrid per la secessione della Catalogna. 

Il mondo ripiomba nell’incubo terrorismo dopo gli attacchi in Catalogna, a qualche ora di distanza l’uno dall’altro, che hanno provocato tredici morti e un centinaio di feriti sulle Ramblas – il cuore turistico di Barcellona – mentre cinque “sospetti terroristi” sono stati abbattuti in un’azione fotocopia nella località balneare di Cambrils.

A Cambrils la 14esima vittima del terrore

Qui quattro terroristi sono scesi dall'auto e dopo aver investito la folla ed essersi schiantati contro un'auto della polizia, si sono scagliati contro gli agenti brandendo machete, coltelli e asce. Quattro terroristi sono stati subito uccisi, un quinto è riuscito a scappare e prima di essere abbattuto dalla polizia ha accoltellato una donna, che ha perso la vita in ospedale diventando la 14esima vittima degli attacchi.

La cronaca dell'attacco

Attentato a Barcellona: strage sulla Rambla

Nel pomeriggio di giovedì 17 agosto, intorno alle 17, un furgone noleggiato ha puntato la folla sulle Ramblas, l’arteria più frequentata dai turisti nella metropoli catalana. Un attentato rapidamente rivendicato dallo Stato Islamico  in un comunicato diffuso dalla sua agenzia di propaganda Amaq, come conseguenza dell'impegno della Spagna nella guerra contro DaeshIsis su internet ha esultato per la perdita di tante vite innocenti. Tra le vittime accertate tre tedeschi e un belga, mentre l’ambasciatore italiano ha dato notizia di tre connazionali feriti.

L'autista sorrideva mentre falciava la folla

L’uomo alla guida del van è fuggito senza dire una parola dopo aver travolto i passanti che passeggiavano tra i chioschi di fiori e souvenir. Testimoni hanno riferito al Tg4 che l'uomo sorrideva mentre falciava la folla. Le autorità di polizia hanno arrestato due sospetti – uno spagnolo e un marocchino – in due località che si trovano rispettivamente a 100 e 200 chilometri da Barcellona.

Attentato a Barcellona, morti e feriti sulla Rambla

Il portavoce della polizia ha indicato che un marocchino, Driss Oukabir, è stato arrestato a Ripoll, un centinaio di chilometri a nord di Barcellona. Un altro sospetto nato a Melilla, un’enclave spagnola in Marocco, è stato arrestato 200 chilometri a sud del capoluogo catalano, dopo l’esplosione in un appartamento i cui occupanti – secondo la polizia – stavano in apparenza preparando un ordigno esplosivo.

Cambrils, auto sulla folla: 7 feriti, 5 terroristi uccisi

Nella notte il copione si è ripetuto a Cambrils, a 120 chilometri a sud, ma solo l'intervento della Polizia ha contribuito ad un bilancio meno terribile. Cinque “sospetti terroristi” sono infatti stati uccisi mentre circolavano a bordo di un’Audi A3 travolgendo diverse persone prima di urtare una pattuglia dei Mossos d’Esquadra, dopo di che è scattato il conflitto a fuoco. Alcuni di loro indossavano cinture esplosive, ha indicato un portavoce dei Mossos.

Cambrils, poliziotto "eroe" ha abbattuto da solo quattro terroristi

Cinque dei sette feriti restano ricoverati in ospedale, hanno specificato i servizi di emergenza catalani su Twitter, uno di loro versa in condizioni giudicate critiche. La donna morirà il giorno successivo diventando la 14esima vittima degli attacchi. La polizia ha fatto sapere, sempre attraverso i social network, di considerare questo attentato legato a quello che ha provocato tredici morti e un centinaio di feriti – di almeno diciotto diverse nazionalità – a Barcellona.

L'esplosione a Tarragona: è terrorismo

Alcuni dei terroristi uccisi indossavano delle cinture esplosive e si pensa che l'attentato sia legato alla stessa cellula che ha colpito Barcellona. Nella notte tra mercoledì e giovedi inoltre un'esplosione aveva semidistrutto un'abitazione a Alcanar, vicino a Tarragona facendo un morto e sette feriti. "Stavano fabbricando una bomba con gas propano quando è avvenuto l'incidente". Come riferito dal maggiore Josep Lluis Trapero, dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, nell'edificio la polizia ha trovato una ventina di bombole di gas. Gli investigatori lavorano sul sospetto che gli eventi siano in qualche modo collegati.

Attentato a Barcellona: le vittime

L’ambasciatore a Madrid, Stefano Sannino, ha detto a Radio 1 che alla sede diplomatica italiana “risulta finora che tre connazionali sono rimasti feriti nell’attentato a Barcellona”. Non trovano al momento conferme ufficiali le notizie, rilanciate da alcuni organi di informazione, sulla morte di un cittadino italiano di Legnano in vacanza nella città catalana.

“Possiamo confermare che ci sono tredici morti e oltre un centinaio di feriti”, ha dichiarato ieri sera a Barcellona il responsabile degli Interni del governo regionale catalano, Joaquim Forn. Secondo il ministero degli Esteri Didier Reynders, una belga figura tra le vittime. Le vittime – morti e feriti – sono di almeno diciotto diverse nazionalià, si è appreso dai servizi della protezione civile spagnola. “Ho visto quattro o cinque persone a terra e altre che provavano a rianimarle. C’era tantissimo sangue”, ha raccontato Lily Sution, una turista olandese. “C’erano corpi a terra con le persone che si radunavano intorno a loro. La gente piangeva disperata”, ha raccontato Xavi Perez, che vende giornali sportivi a cento metri dal luogo dell’attentato.

Barcellona, la città tra caos e rabbia

La zona presa di mira è stata rapidamente isolata attraverso un cordone di sicurezza. I feriti sono stati trasportati in barella verso un punto vendita della nota catena di grande magazzini Corte Inglés, per ricevere le prime cure; i superstiti sono invece stati posizionati nei negozi e ristoranti che costeggiano le Ramblas. Le stazione della metro e dei treni sono rimaste chiuse per diverse ore. Alle porte della città, accurati controlli di polizia provocano pesanti “imbottigliamenti”.

L’utilizzo di un veicolo per uccidere i pedoni, l’attacco di Barcellona – e quello successivo di Cambrils – hanno ricordato quelli attribuiti all’Isis o rivendicati dal gruppo terroristico a Nizza, Berlino o Londra. La Spagna, terza destinazione turistica al mondo, era stata finora relativamente risparmiata dal terrorismo di matrice jihadista che aveva colpito altri capitali europee, in particolare Parigi o Bruxelles. Ma è comunque a Madrid che si sono verificati gli attentati di matrice islamica più mortali commessi in Europa: l’11 marzo 2004 erano esplose delle bombe a bordo di treni, che avevano provocato 191 morti. Le azioni erano state rivendicate da un’organizzazione della ‘galassia’ di al Qaida

Attentati in Spagna: le reazioni

Il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, ha espresso “dolore per l’orribile attacco al cuore dell’Europa” e vicinanza “alle famiglie delle vittime e ai feriti”. La Farnesina, ha assicurato, è “al lavoro per assistere gli italiani” a Barcellona. “Abbiamo disposto dall’Ambasciata a Madrid una missione a rafforzamento del Consolato, per supportare i nostri connazionali”, ha aggiunto, “Il personale dell’Unità di Crisi della Farnesina sta partendo per Barcellona con il primo volo disponibile”.

Unanimi le condanne da tutto il mondo. Re Filippo VI parteciperà oggi a mezzogiorno a Barcellona al minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’attentato. Il capo del governo spagnolo, Mariano Rajoy, si è immediatamente recato a Barcellona dopo l’accaduto. “Siamo uniti nel dolore”, ha detto annunciando tre giorni di lutto nazionale a partire da oggi, “Ma siamo soprattutto uniti dalla volontà di mettere fine a questa follia e questa barbarie”.

Da Madrid a Manchester, gli attacchi jihadisti all'Europa

Un minuto di silenzio solenne in Plaza de Catalunya a Barcellona per le vittime dell'attacco di ieri sulle Ramblas. La folla poi è scoppiata in una applauso e ha scandito "no tinc por" (non ho paura, in catalano).

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