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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Barcellona: 14 le vittime dell'attentato sulle Ramblas, tre sono italiane

E' morto il bimbo australiano di 7 anni disperso durante l'attentato alla Rambla. 14 i morti accertati nell'attacco, 3 ancora i dispersi. Dei 100 feriti, 15 sono in condizioni disperate e 25 sono gravi. In fuga l'autista del furgone-killer, il 22enne marocchino Younes Abouyaaqoub

Il nome di Julian Cadman di 7 anni è il 14esimo nome che si aggiunge alla tragica lista delle vittime dell'attentato di giovedì 17 agosto 2017 sulla Rambla di Barcallona. Il bambino inglese residente in Australia si trovava a Barcellona insieme alla madre, ferita nell'attacco.

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Tre le vittime italiane dell'attentato di giovedì 17 agosto 2017 sulla Rambla di Barcellona. Sabato il nome di una turista italo-argentina Carmen Lopardo si era aggiunta ai nomi di Bruno Gulotta di Legnano e Luca Russo di Bassano del Grappa.

A dare notizia della morte di Carmen Lopardo, 80enne originaria della provincia di Potenza, ma residente in Argentina da più di 60 anni è il ministero degli Esteri di Buenos Aires che ha trasmesso le condoglianze alla famiglia "Nel momento del tragico attentato, la vittima si trovava a Barcellona da turista", ha precisato il ministero in un comunicato in cui si esprime "la ferma condanna dell'Argentina per il terrorismo in tutte le sue manifestazioni".

Il quadro delle vittime è quasi completo: il triste computo è di 14 morti accertati ma restano ancora alcuni dispersi. Inoltre dei 100 feriti nell'attentato, 15 sono in condizioni disperate e 25 sono gravi.

Barcellona, le vittime dell'attentato

Bruno Gullotta di Legnano;
Luca Russo di Bassano del Grappa;
Carmen Lopardo, italo-argentina originaria di Potenza;
Alejandra Pereyra, argentina-spagnola di 40 anni che viveva da una decina di anni a Barcellona;
Elke Vanbockrijck, belga 44enne madre di due figli;
Julian Cadman di 7 anni, un bambino inglese residente in Australia che si trovava insieme alla madre, ferita gravemente;
Un bambino spagnolo di 3 anni con lo zio;
Tre cittadini tedeschi;
Una donna spagnola di 75 anni;
Una donna portoghese di 74 anni;
Un americano di 43 anni;
Un cittadino canadese;

Dispersi la nipote ventenne della donna portoghese morta; un cittadino americano e un cittadino australiano. 

Una 61enne di Saragozza è  invece l'unica vittima dell'attentato di Cambrils: è stata accoltellata al volto da un terrorista in fuga. 

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rambla barcellona

Il corpo del 17enne Moussa Oukabir è stato identificato tra quelli dei cinque terroristi uccisi dalla polizia nella notte tra giovedì e venerdì nell'attacco portato nella cittadina di Cambrils. I Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, danno la caccia a Younes Abouyaaqoub, un 22enne marocchino, che sarebbe l'autista del furgone bianco che ha seminato la morte sulla Rambla giovedì pomeriggio.

Complessivamente i Mossos d'Esquadra hanno individuato una cellula di 12 giovani radicalizzati di origine marocchina, che vivevano nella cittadina catalana di Ripoll. I giovani terroristi avevano occupato una casa abbandonata a Alcanar 200 chilometri a sud di Barcellona, dove stavano preparando gli ordigni per una serie di attacchi nella capitale catalana. Una esplosione accidentale mercoledì notte ha però sconvolto i loro piani di morte: "Stavano fabbricando una bomba con gas propano quando è avvenuto l'incidente".

Dei 12 terroristi della cellula di Ripoll, cinque sono stati uccisi a Cambrils, due sono morti nell'esplosione di Alcanar e quattro sono stati arrestati. 

La cellula dei terroristi ragazzini

Terroristi ragazzini, esplosivo e un camion-bomba: erano questi gli 'ingredienti' del jihad per compiere un'ecatombe in Spagna. I due fratelli Oukabir, entrambi di origini marocchine, hanno vissuto per molti anni a Ripoll: Moussa Oukabir, ha solo 17 anni, amava il calcio, "nessuno dei due ha mai dato problemi", racconta il sindaco della cittadina che conta 11.000 anime ma si staglia in una zona considerata "ad alta radicalizzazione". Il profilo Facebook di Moussa contrasta con quello del fratello, un 28enne amante della musica, delle spiagge, che non ha mai pubblicato post di odio o estremisti. 

Moussa è solidale con la Siria, pubblica anche la foto di un uomo con casco a bordo di una moto e armato con un fucile. Su Twitter non manca di lanciare strali contro gli infedeli, che lui, dice, "ucciderebbe". Ma è troppo giovane per finire nelle maglie dell'antiterrorismo. Secondo le ultime informazioni sarebbe rimasto ucciso a Cambrils insieme ad altri quattro terroristi. Se fosse stato catturato, per il massacro di Barcellona avrebbe rischiato una pena massima di 10 anni, da scontare in un centro minorile.

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