rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
ATTENTATI

Attentato a Barcellona, ucciso sospetto terrorista: "E' il killer della Rambla"

La sparatoria nella località di Subirats, a 50 km da Barcellona. L'uomo indossava una cintura esplosiva e avrebbe gridato "Allah è grande"

La polizia catalana ha affermato di aver "abbattuto" nella località di Subirats - a una cinquantina di km da Barcellona - un presunto terrorista che avrebbe indosso "quella che sembra una cintura esplosiva", senza fornire ulteriori dettagli sull’identità dell’uomo. La polizia ha poi confermato che l'uomo ucciso è proprio Younes Abouyaaqoub, il killer della Rambla fuggito dopo l'attentato. Prima di essere ucciso dagli agenti l'uomo avrebbe urlato "Allah è grande".

La polizia era intervenuta a Subirats su segnalazione della presenza di un uomo che somigliava a Younes Abouyaaqoub, considerato il conducente del veicolo che ha travolto la folla sulla Rambla di Barcellona.

Attentato Barcellona, il tweet della polizia

Abouyaaqoub era l'ultimo terrorista rimasto a piede libero dopo il duplice attacco in Catalogna. Altri cinque sono rimasti uccisi a Cambrils e, tra loro, il diciassettenne Moussa Aboukabir in un primo momento considerato protagonista della strage di Barcellona. Altri tre sono detenuti. Due dei componenti sono morti in una casa di Alcanar, saltata in aria mercoledì notte. In questo sito sono state rinvenute 120 bombole di butano, oltre a tracce di materiali utili per la costruzione di un ordigno, come il pericoloso triperossido di triacetone (TATP), spesso usato dallo Stato islamico (Isis) nei suoi attentati.

L’Isis, attraverso la sua agenzia di propaganda Amaq, ha rivendicato gli attentati. La polizia catalana ritiene che, in realtà, il doppio attentato di giovedì sia stato un ripiego proprio dopo l’accidentale deflagrazione di Alcanar: la cellula terroristica puntava a colpire in maniera ancor più devastante “uno o più obiettivi”, per usare le parole del capo della polizia catalana Josep Luis Trapero, a Barcellona. Alcuni media iberici hanno ipotizzato che nel mirino fosse anche la Sagrada Familia, il simbolo della capitale catalana progettato e mai terminato dall’architetto Antoni Gaudì. 

Attentato a Barcellona, morti e feriti sulla Rambla

Es Satty, il "cervello" della banda

Test del Dna accerteranno se, tra i due morti di Alcanar, ci sia anche Abdelbaki Es Satty, l’imam 40enne, sul quale si sono appuntate le attenzioni degli inquirenti come possibile “cervello” della banda. Il religioso è ritenuto colui che ha radicalizzato il gruppo di giovani di origine marocchina che faceva centro su Ripoll. La polizia ne ha perquisito la casa. Es Satty sta emergendo come una figura di una certa caratura. El Pais ed El Mundo hanno raccontato che l’imam è stato in carcere e lì è entrato in contatto con detenuti legati ad al Qaida e agli attentati sui treni che, a marzo 2004, costarono la vita a ben 191 persone a Madrid. Inoltre si è appreso anche che l’imam lo scorso anno ha risieduto in una città del Belgio, Vilvoorde, nota perché punto di partenza fino al 2014 per molti jihadisti diretti in Siria per combattere al fianco dell’Isis.


Cosa sappiamo finora sull'attentato di Barcellona

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Attentato a Barcellona, ucciso sospetto terrorista: "E' il killer della Rambla"

Today è in caricamento