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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Attacco alla polizia sugli Champs-Élysées, chi era Adam Dzaziri

Segnalato per rischio terrorismo, aveva 31 anni. L'identità dell'uomo rilancia la questione dei sorvegliati in teoria per rischio terroristico, in pratica troppi per essere tenuti d'occhio

Trentun anni, islamista radicalizzato, noto ai servizi francesi perché segnalato nel 2015 come elemento potenzialmente pericoloso: l'identità di Adam Dzaziri, l'attentatore degli Champs-Élysées, rilancia la questione dei sorvegliati in teoria per rischio terroristico, in pratica troppi per essere tenuti d'occhio. Nel cosiddetto "fichier S", creato per decreto a marzo 2015, figurano già circa 16mila profili di persone segnalate per "la prevenzione e la radicalizzazione a carattere terrorista", ricorda Le Monde. "S" sta per "sicurezza" dello Stato.

Adam Dzaziri era nato in Francia in una famiglia salafita: padre tunisino, madre polacca. Era stato segnalato anche dai servizi tunisini, già nel 2013, ma non aveva precedenti penali. Ieri quattro membri della sua famiglia sono stati arrestati, hanno riferito fonti giudiziarie. Il provvedimento arriva dopo la perquisizione a Plessis-Pâté, piccolo comune della regione dell'Essone, una trentina di chilometri a Sud di Parigi, dove l'aggressore era il più giovane di tre fratelli e sorelle. La famiglia Dzaziri si era installata in quest'area semi-rurale da una trentina d'anni. E ora i vicini di casa, dietro garanzia di anonimato, raccontano ai media francesi che, sì, "era evidente incrociandoli per strada che erano molto rigorosi nelle loro pratiche religiose". Persone molto discrete, dicono gli abitanti del luogo: "Non uscivano, non facevano parlare di loro".

Secondo il padre, contattato dall'agenzia Afp, Adam Dzaziri "aveva un'arma regolarmente dichiarata e si esercitava al tiro". Fonti vicino al dossier hanno confermato che era in possesso di regolare porto d'armi. Ma nella sua auto sono stati ritrovati anche un kalashnikov e bombole di gas, a far sospettare che Adam era pronto a un attacco in grande stile, a un'azione kamikaze oppure a una sparatoria contro la polizia. Questo nuovo attacco arriva in una Francia che da novembre 2015 vive sotto il regime speciale dello stato d'emergenza per gli attentati che si sono susseguiti dopo l'attacco al Bataclan. Un'ondata terroristica con 239 morti ad oggi. Molte azioni hanno preso di mira direttamente le forze dell'ordine.

L'uomo aveva giurato fedeltà al leader dell'Isis Abu Bakr al Baghdadi. Lo si apprende da una fonte vicina all'indagine, che precisa che gli inquirenti francesi hanno trovato una lettera-testamento, indirizzata al cognato, che contiene il giuramento. Il 31enne Adam Dzaziri, ucciso nel fallito attentato, aveva scritto di aver fatto il "doppio gioco" ammassando un arsenale per la sua attività di tiro sportivo con l'intenzione di commettere un attentato.
 

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