Il Gran Premio di Formula 1 è terminato, ma le proteste continuano a far tremare il Bahrain. Nel corso del funerale per Salah Abbas, il giovane attivista 36enne trovato morto sabato mattina, ci sono stati degli scontri con la polizia, come riporta Euronews. Almeno 15mila persone hanno voluto infatti salutare per l’ultima volta quella che è considerata la 36esima vittima della rivoluzione, iniziata un anno fa.

Le autorità hanno arrestato un’altra giovane attivista. Si tratta di Zainab al-Khawaja, fermata sabato notte nel corso di un sit in vicino al Circuito internazionale del Bahrain, dove domenica si è tenuta la corsa automobilistica. La ragazza, accusata di interruzione del traffico e di insulto a pubblico ufficiale, stava protestando pacificamete per la liberazione del padre, l’attivista Abdulhadi al-Khawaja, da 76 giorni in sciopero della fame nelle carceri del Paese.

La ragazza rimarrà sotto custodia per sette giorni, come hanno reso noto questa mattina il Bahrain Centre for Human Rights e il Bahrain Youth Society for Human Rights. “Nessuno ha veramente fiducia nel sistema legale” ha detto alla Bbc Maryam, la sorella di Zainab. “L’idea di Zainab è quella di far cadere il regime smettendo di trattare con il governo”.

Ieri anche l’organizzazione Amnesty International si era rivolta al governo del Bahrain, accusato di giocare con la vita di Abdulhadi al-Khawaja, condannato all’ergastolo. La Corte di Cassazione avrebbe infatti dovuto analizzare ieri il suo dossier, ma l’udienza è stata fatta slittare al 30 aprile.

Da almeno un anno nel Paese sono in corso le proteste. Sulla scia della Primavera Araba che ha travolto le popolazioni del Nord Africa e del Medio Oriente, anche i cittadini del Bahrain continuano a scendere in piazza per protestare contro la monarchia sunnita degli Al Khalifa.