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Sabato, 20 Aprile 2024
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Due bambini morti e dieci ricoverati: "Sospetti sul vaccino per l'epatite B"

Una secondo bambina è morta nella notte all'ospedale "Marie Curie" di Bucarest dove era stata ricoverata per una sospetta infezione dell'apparato digestivo, ma le cause non sono state ancora accertate

Il bilancio è sempre più grave, e la mancanza di certezze sta scatenando il panico. Un secondo bambino di Arges è morto nella notte tra domenica e lunedì all'ospedale "Marie Curie" di Bucarest dove era stato ricoverato per una sospetta infezione dell'apparato digestivo, ma le cause non sono state ancora accertate e si teme possa trattarsi di E.coli, di infezione da rotavirus oppure degli effetti del vaccino per l'epatite B a cui alcuni dei bambini ricoverati si erano sottoposti nelle scorse settimane. Pochi giorni fa, era il 4 febbraio, un altro bambino era morto accusando gli stessi sintomi della sindrome emolitico-uremica. Al momento sono ricoverati con gli stessi disturbi 10 bambini.

Secondo i media romeni la bambina che è morta nella notte era stata intubata la settimana scorsa e si trovava in terapia intensiva. Per l'altro paziente morto a inizio febbraio i medici hanno stabilito che si trattava di E.coli. "Presso l'ospedale 'Marie Curie' sono ricoverati 11 bambini con sindrome emolitica-uremica. - aveva dichiatato il dottor Denis Stanescu ieri sera - Cinque in Terapia intensiva. Nel corso della notte un bambino si è scompensato e ha avuto bisogno di essere attaccato al ventilatore meccanico", "tre sono stati sottoposti a dialisi peritoneale, mentre altri tre hanno ripreso le funzioni renali".

Nel frattempo le autorità stanno indagando le possibili cause, andando oltre le infezioni da virus E.coli. Scagionata l'acqua utilizzata per preparare il latte artificiale, che è stata definita potabile dalla Direzione della salute pubblica. Si investiga ancora, invece, sulle arance vendute ad Arges dopo che alcuni genitori hanno detto che i figli si sono sentiti male dopo averne mangiate.

L'ultima ipotesi al vaglio è quella avanzata da "Arges Plus" che, trattando il caso di ben 27 bambini ricoverati tra Pitesti e Bucuresti ha trovato due fattori in comune: sono molto vicini per età e sono stati vaccinati contro l'epatite B nel medesimo periodo e probabilmente con lo stesso lotto di vaccino all'inizio di quest'anno.

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