Bimbo caduto nel pozzo, il dolore dei genitori di Julen: "Un'altra volta no". Attesa per l'autopsia
Niente da fare per il bambino caduto in un pozzo artesiano lo scorso 13 gennaio. La coppia nel 2017 aveva perso un altro figlio. L'autopsia chiarirà le cause della morte
"Un'altra volta, no! Un'altra volta, no!". Così i genitori di Julen, il bambino morto nel pozzo artesiano, avrebbero urlato il loro strazio poco prima che venisse loro comunicata la notizia del rinvenimento del corpo. È quanto riporta il sito di El Mundo. La coppia infatti nel 2017 ha perso un altro figlio, il fratellino maggiore di Julen morto a 3 anni, per un disturbo cardiaco.
Il padre di Julen, José Roselló, sarebbe stato anche colpito da un attacco di ansia e curato dai sanitari prima di conoscere l’esito – purtroppo tragico – delle operazioni di salvataggio. Negli ultimi 13 giorni centinaia di soccorritori hanno lavorato senza sosta nella speranza di salvare il piccolo. In questo infinito lasso di tempo, i genitori del bambino, José e Vicky, sono stati sempre assistiti da medici e psicologi a causa del forte stress emotivo che hanno dovuto sopportare.
Intanto questa mattina il delegato del governo in Andalusia, Alfonso Rodríguez Gómez de Celis, ha fatto sapere che è stata effettuata l’autopsia sul corpo del bambino. Secondo El Mundo, l'autopsia è terminata nel primo pomeriggio e i resti del bimbo sono stati già trasferiti nella camera mortuaria dove sono vegliati dalla famiglia.
Bimbo caduto nel pozzo, il cordoglio della Guardia Civil
"Sfortunatamente ... nonostante così tanto impegno da così tante persone, non è stato possibile salvarlo... Le nostre più sentite condoglianze alle loro famiglie". Così si legge in un tweet pubblicato su Twitter dalla Guardia Civil. La stessa Guardia Civil ha poi pubblicato il filmato del tunnel scavato dai soccorritori per arrivare a Julen.
Nuestro agradecimiento a todos los que desde toda España y desde todos los ámbitos han dado lo mejor de sí mismos persiguiendo un sueño que por desgracia no pudo hacerse realidad. Vuestro ejemplo de esfuerzo, tesón y valor en la búsqueda de #Julen quedará para siempre pic.twitter.com/0BjQBmvzgp
— Guardia Civil 🇪🇸 (@guardiacivil) 26 gennaio 2019
La dinamica della tragedia: come ha fatto Julen a cadere nel pozzo
In tanti però oggi si chiedono come abbia fatto il bambino a cadere in un pozzo profondo più di cento metro. Stando a quanto ricostruito finora, la famiglia di Julen stava trascorrendo la giornata in una proprietà rurale di Totalan, vicino Malaga, di proprietà di alcuni parenti. Il bimbo ha approfittato di un momento di distrazione del papà – che si era allontanato per prendere un pezzo di legna da ardere – ed è scappato. Il padre ha provato ad inseguirlo, ma quando stava per raggiungerlo - era a circa 15 metri di distanza - Julen è scomparso, come inghiottito dalle viscere della terra.
Il papà: "Gli sono corso dietro e l'ho sentito piangere"
“Quando ho visto che era vicino al buco gli sono corso dietro – ha detto l’uomo in un audio diffuso lo da El Paìs - Mia cugina era un po’ più vicina. Quando lei si è buttata per terra mi sono sdraiato sulla crepa e non c’era. L’ho sentito piangere, poi non ho sentito più nulla. Gli ho detto: calma Julen che papà è qui". Nell’audio, diffuso il 15 gennaio scorso, il genitore del piccolo chiedeva disperatamente che vengano inviati mezzi idonei a recuperare il figlio.