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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Brexit, Londra respinge le richieste Ue: "Niente dazi, stop a migranti e Corti Ue"

Theresa May, respinge alcune delle principali richieste Ue sulla Brexit, definendole soltanto posizioni negoziali dei 27, poche ore dopo l'approvazione all'unanimità delle linee guida per la trattativa dell'uscita del Regno Unito dall'Unione

La premier britannica, Theresa May, respinge alcune delle principali richieste Ue sulla Brexit, definendole soltanto posizioni negoziali dei 27, poche ore dopo l'approvazione all'unanimità delle linee guida per la trattativa dell'uscita del Regno Unito dall'Unione.

Al quotidiano britannico Telegraph, May ha ribadito le sue priorità: libero mercato senza dazi, fine della giurisdizione delle Corti europee e fine della libera circolazione dei migranti, come illustrato nel suo discorso alla Lancaster House a gennaio.

"Voglio garantire i diritti dei cittadini dell'Unione europea, ma è giusto che siano garantiti anche i diritti dei cittadini britannici che vivono nell'Ue" ha poi affermato May in un iintervista concessa oggi alla Bbc. La premier ha detto di essere convinta che la questione dei diritti dei cittadini Ue e britannici "debba essere uno dei primi punti di discussione e di accordo con i 27 e se si guarda alle linee guida dell'Ue concordiamo su questo". Quindi "c'è buona volontà e credo che possiamo offrire garanzie a queste persone fin dalle prime battute del negoziato". "A giugno le elezioni più importanti della mia vita"

Bruxelles: l'uscita dall'Ue non è gratis

La posizione di Bruxelles è chiara: Londra dovrà pagare il conto e le trattative sull'accordo commerciale futuro non saranno condotte in parallelo, è il messaggio emerso dal summit straordinario sulla Brexit. Un fronte sul quale i 27 hanno trovato una straordinaria unità per quella che si annuncia come una delle trattative più difficili della storia dell'Ue.

A Bruxelles vertice Ue a 27, il primo atto del negoziato per la Brexit

Tra i tre temi chiave, oltre ai conti finanziari, le garanzie per 4,5milioni di cittadini che vivono in Ue e in Gran Bretagna e le frontiere tra l'Irlanda del nord e l'Irlanda (il premier irlandese Enda Kenny ha chiesto di aggiungere una dichiarazione alle minute della riunione, in cui si riconosce che in caso di riunificazione ci sarà un ingresso automatico nell'Ue).

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