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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Brexit, stallo totale: perché il vertice Ue inizia all'insegna del pessimismo

Le probabilità di una vera svolta sulla Brexit calano di minuto in minuto. Comincia a Bruxelles il tradizionale Consiglio europeo di ottobre: si parlerà anche di manovra italiana?

Le probabilità di una vera svolta sulla Brexit calano di minuto in minuto. Al centro della discordia tra Bruxelles e Londra resta la questione dei confini irlandesi, ossia come evitare una frontiera rigida sull'isola una volta che il regno unito lascerà l'Unione europea. Comincia stasera a Bruxelles, all'insegna del pessimismo, il tradizionale Consiglio europeo di ottobre, che questa volta ha come piatto forte l'apparente stallo nei negoziati sulla Brexit, e come possibile piatto extra (non previsto dall'agenda) una discussione sulla manovra finanziaria italiana.

Il momento giusto per discutere della manovra potrebbe essere il pranzo di giovedì fra i leader dell'Eurozona (Eurosummit), se il premier italiano Giuseppe Conte vorrà "anticiparne alcuni elementi" - come ha detto ieri il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, considerandolo "verosimile" -, oppure se sarà qualche altro capo di Stato e di governo che approfitterà dell'occasione per chiedere chiarimenti, durante la riunione plenaria o in incontri a margine con Conte. Fonti del Consiglio europeo non escludevano affatto, ieri a Bruxelles, che sia sollevato, anche se non previsto, il "tema scottante" della manovra italiana, sottolineando comunque che si tratterebbe di una discussione in cui i leader sarebbero "guidati dal rispetto reciproco".

Juncker boccia la manovra: “Non possiamo accettare tutto”

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha invece avvertito che "non sarebbe saggio" aprire questa discussione già al vertice Ue. "Non credo che sarebbe un'idea saggia, ispirata, evocare il problema del bilancio italiano nel Consiglio Europeo. C'è prima la Commissione che deve dare la sua opinione, poi ci sono l'Eurogruppo e l'Ecofin. E se tutto si blocca c'è il Consiglio Europeo: non cominciamo dalla fine della procedura", ha spiegato Juncker. Anche le fonti del Consiglio europeo hanno ricordato che "c'è una procedura chiara: non sta ai leader fare le valutazioni dei bilanci. Il Documento programmatico di bilancio italiano - hanno constatato - è stato inviato oggi: ora la palla è nel campo della Commissione europea".

I temi dell'Eurosummit

L'agenda ufficiale dell'Eurosummit, comunque, prevede una ennesima discussione sul cosiddetto "approfondimento" dell'Unione economica e monetaria (Uem), con la riforma del Fondo salva-Stati Esm e soprattutto il completamento dell'Unione bancaria, tenuta in ostaggio ormai da anni dall'ala rigorista dei tedeschi e dei loro alleati. L'ala rigorista non vuole assolutamente accettare la garanzia comune per i depositi bancari e l'intervento pubblico per finanziare, se necessario, il Fondo di risoluzione comune. La speranza della presidenza di turno semestrale austriaca del Consiglio Ue è di riuscire a fare qualche passo avanti entro la fine dell'anno, ma non ci sono molte probabilità che questo accada.

Migranti, arrivi "irregolari" in drastico calo

Gli altri temi più importanti del Consiglio europeo, oltre alla Brexit, sono la discussione sull'immigrazione, la cooperazione con i paesi arabi e africani, e le misure contro gli attacchi cibernetici. Giovedì mattina, nella riunione del vertice a ventotto, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, il cui governo esercita la presidenza di turno semestrale del Consiglio dei ministri dell'Ue, farà un rapporto di aggiornamento sulla situazione migratoria, sottolineando che il numero degli arrivi irregolari nell'Ue è calato, rispetto all'ottobre dell'anno scorso, del 95%, portandosi a un livello inferiore a quello precedente alla crisi del 2015. Il Consiglio europeo adotterà delle conclusioni, ma in realtà non sono stati fatti progressi nell'attuazione delle conclusioni del Consiglio precedente; quello di giugno, in particolare per quanto riguarda il concetto nuovo di "piattaforme di sbarco" nei paesi terzi per i migranti salvati in mare, e un sistema volontario funzionante di redistribuzione dei richiedenti asilo raccolti dalle navi europee e sbarcati nei porti dei paesi Ue, per non parlare dello stallo totale della riforma del sistema d'asilo di Dublino.

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Brexit, nessun grosso passo avanti nei negoziati

Sulla Brexit, infine, il Consiglio europeo prevede una "coreografia" particolare: la premier britannica, Theresa May, avrà la possibilità di parlare ai capi di Stato e di governo dell'Ue all'inizio della riunione di stasera, prima che i leader dei Ventisette si riuniscano, in un'altra sala, senza di lei, per ascoltare il rapporto sulla situazione del capo negoziatore dell'Unione, Michel Barnier. I negoziati non hanno comportato i passi avanti sperati, dopo la bocciatura, da parte dei Ventisette, del piano "Checquers" britannico, e la difficoltà da parte della May ad accettare il "backstop" (rete di sicurezza) proposto dai Ventisette per rimandare la soluzione della "questione irlandese" a un periodo successivo all'accordo di ritiro del Regno Unito dall'Ue.

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Non sono all'orizzonte quei "progressi decisivi" che dovrebbero aver luogo perché i leader dell'Ue possano convocare un vertice straordinario a metà novembre in cui decidere di dare il via libera all'accordo di divorzio e allo stesso tempo approvare una dichiarazione sulle relazioni future, secondo le condizioni che erano state fissate. Stallo totale.

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