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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Brexit, sì al voto anticipato il 12 dicembre: quali sono i nodi da sciogliere

Con il voto anticipato Boris Johnson spera di ritrovare una maggioranza tale da poter mettere in atto la promessa della Brexit. L'Unione Europea ha concesso una proroga fino al 31 gennaio 2020

E' arrivato l'ok della Camera dei Comuni alla legge presentata dal governo Johnson per ottenere la convocazione di elezioni anticipate nel Regno Unito il 12 dicembre e cercare di rompere lo stallo sulla Brexit. I deputati di Westminster hanno infatti approvato a larga maggioranza la convocazione di elezioni anticipate prima di Natale. La legge, che ora deve passare al vaglio della Camera dei Lord, è stata approvata con 438 voti favorevoli e 20 contrari. L'approvazione delle elezioni anticipate da parte della camera dei Lord appare scontata, sottolinea la Bbc. Una volta completata la procedura di approvazione del provvedimento, il parlamento verrà sciolto mercoledì 6 novembre. Il voto il 12 dicembre sarà il primo in questo mese dal 1923.

Brexit, voto anticipato nel Regno Unito il 12 dicembre

Sarà questo voto, a patto che lo stallo non si riproduca anche nelle urne, a decidere della Brexit e del futuro del Regno Unito nei prossimi anni. "E' tempo che il Paese si unisca per fare la Brexit". E' quanto ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson, dopo essere riuscito finalmente a far votare in parlamento la convocazione di elezioni anticipate. "Saranno elezioni difficili, ma faremo del nostro meglio", ha aggiunto il leader conservatore, citato dai media britannici.

Brexit, quali sono i nodi da sciogliere

Toccherà quindi al nuovo parlamento cercare di sciogliere il nodo della Brexit, dopo che l'Unione Europea ha concesso una proroga fino al 31 gennaio 2020. Diverse opzioni sono possibili a seconda dei risultati elettorali:

  • approvazione dell'accordo sulla Brexit concordato fra il primo ministro Boris Johnson e Bruxelles e conseguente uscita ordinata dall'Ue entro il 31 gennaio;
  • tentativo di rinegoziare un nuovo accordo;
  • nuovo referendum sulla Brexit;
  • cancellazione della Brexit.

In mattinata era già arrivato il sì dei laburisti britannici al voto anticipato. A dichiararlo era stato il leader del partito Jeremy Corbyn, aggiungendo che era pronto a sostenere il voto a dicembre ora che i 27 hanno garantito la possibilità di tre mesi di rinvio. "Ho detto ripetutamente che siamo pronti per un voto e che il nostro appoggio dipende dal fatto che una no-deal Brexit sia ormai esclusa. Abbiamo sentito dall'Ue che l'estensione dell'articolo 50 al 31 gennaio è stata confermata; quindi per i prossimi tre mesi la nostra condizione di escludere la possibilità di un no-deal è stata soddisfatta", ha sottolineato il leader laburista. L'apertura è arrivata nel giorno in cui il premier Boris Johnson ha presentato in Parlamento una legge ordinaria - la cui approvazione richiede una maggioranza semplice - per indire elezioni anticipate il 12 dicembre. Mossa preannunciata dal capo del governo dopo che la Camera dei Comuni aveva bocciato la mozione presentata per indire il voto.

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