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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Isis, centinaia di cadaveri da un anno nei container in Libia

Centinaia di corpi di combattenti dello Stato Islamico attendono da un anno di sapere la loro sorte congelati dentro container nella città libica di Misurata

Sono sempre lì, nello stesso posto. Centinaia di corpi di combattenti dello Stato Islamico attendono da un anno di sapere la loro sorte congelati dentro container nella città libica di Misurata.

Centinaia di corpi 

"La temperatura deve essere mantenuta tra -18 e -20 gradi Celsius per conservare i corpi", ha spiegato Ali Tuwaileb, responsabile del complesso ad alta sicurezza contro il crimine organizzato. L'obitorio "improvvisato" ospita circa 700 salme,  che si sono accumulate dall'inizio degli scontri con l'Isis in Libia e da quando nel dicembre di un anno fa i jihadisti dell'Isis sono stati cacciati da Sirte, il bastione dello Stato Islamico.

"Come potete vedere non abbiamo i mezzi. Qui prendiamo i campioni per i test del Dna e fotografiamo i corpi", ha spiegato Tuwaileb facendo riferimento a due tendoni davanti ai container. Per mancanza di strutture altre centinaia di corpi di jihadisti sono stati abbandonati sotto le macerie a Sirte.

La Procura di Tripoli deve decidere cosa fare

Secondo il responsabile del centro si tratterebbe di 1.500-2.000 corpi sepolti nella città. "Non abbiamo abbastanza celle frigorifere altrimenti avremmo esumato i corpi". Tre dei sette container affittati da società private si sono rotti e i corpi "sono stati redistribuiti in quelli che ancora funzionano".

"Ogni sacca è stata classificata e numerata. Ciascun corpo ha il suo file, con il campione di Dna, documenti o segni riconoscibili" e tutti i documenti sono stati trasferiti alla Procura generale di Tripoli per decidere il destino delle salme. In base ai documenti trovati la maggior parte dei combattenti Isis provenivano dalla Tunisia, dall'Egitto e dal Sudan.

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