rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Mondo Francia

Calais, viaggio nella giungla dei bambini "abusati e scomparsi"

Centinaia di bambini e adolescenti non accompagnati a rischio di abusi e violenze nella bidonville di fronte alle coste inglesi. "Sono scomparsi più di cento minori, può succedere di nuovo", denuncia Save the Children

"Qui c'è confusione, tensione, grande mancanza di comunicazione. Qui centinaia di bambini e adolescenti non accompagnati sono indifesi e vulnerabili, facili vittime di abusi e violenze. Alcuni sono scomparsi e nessuno sa cosa sia accaduto loro, e può succedere di nuovo". La chiamano "giungla" questo accampamento fangoso e disordinato fatto di tende, di baracche e di speranze a Calais, nel nord della Francia, a pochi chilometri dalle coste del Regno Unito.

La più grande baraccopoli francese per anni ha "accolto" migliaia di immigrati - tra i sei e gli ottomila secondo le ultime stime - arrivati perlopiù da Afghanistan, Sudan ed Eritrea con il sogno di attraversare la Manica. E lunedì scorso il governo transalpino ha deciso di evacuare e smantellare definitivamente il campo trasferendo tutti i migranti in 451 centri di accoglienza disseminati sul territorio francese. Operazione conclusa, almeno secondo il prefetto del Pas-de-Calais, Fabienne Buccio, che nel pomeriggio del terzo giorno di sgombero e dopo una notte difficile - con incendi ed esplosioni - ha annunciato che "nel campo dei migranti non c'è più nessuno, missione compiuta". E' davvero finita qui?

calais2-2-2

Abbiamo contattato Valentina Bollenback, portavoce di Save the Children, l'organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuoverne i diritti. Valentina è lì, a Calais, a pochi metri dalle ruspe in azione per completare lo sgombero. "C'è una confusione totale e una grande mancanza di comunicazione - ci racconta - e, soprattutto, siamo particolarmente allarmati per la situazione difficile delle centinaia di bambini e adolescenti non accompagnati: molti di loro non sono ancora riusciti a effettuare il processo di registrazione e ora non hanno un posto sicuro dove stare, e sono quindi esposti all’alto rischio di subire abusi e violenze". Minorenni che avrebbero urgente bisogno di essere trasferiti in un’area sicura vengono lasciati - secondo il racconto dell'attivista - "in fila per ore in una zona del campo a loro riservata e attrezzata con i container, dove dovrebbero effettuare la registrazione presso le autorità, registrazione fondamentale per poi accedere in un alloggio temporaneo".

E invece, dopo aver lasciato il loro Paese d'origine e dopo aver viaggiato spesso soli per anni ed essere finiti nell'accampamento di Calais, "ora non sanno cosa fare e dove andare". Sono lì in fila da ore, da giorni. Smarriti e vulnerabili tra ruspe che smantellano e poliziotti che presidiano, senza alcuna informazione su quel che sarà il loro destino. "Oggi le procedure di registrazione sono state riattivate, poi ancora una volta chiuse. E stamattina c'erano più di cento bambini non ancora registrati".

calais3-2

Alle organizzazioni umanitarie specializzate nella protezione dei minori come Save the Children - ci dice Valentina Bollenback - non è stato in alcun modo permesso di accedere alla zona del campo riservata ai minori non accompagnati: i bambini, insomma, non possono più rapportarsi agli operatori umanitari che li hanno finora supportati. "Le autorità francesi stanno realizzando lo sgombero della giungla di Calais in tutta fretta, senza porre la dovuta attenzione ai bisogni di protezione dei bambini più vulnerabili. Siamo di fronte a un evidente abbandono delle proprie responsabilità che sta esponendo bambini e adolescenti a rischi molto gravi per la loro vita", afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children.

Ad aprile scorso, quando una parte del campo è stata sgomberata, 129 bambini sono scomparsi nel nulla e nessuno sa cosa sia accaduto loro: "Oggi ci sono tutte le probabilità che questo accada di nuovo, ma su una scala molto più grande".

Lo sgombero del campo migranti a Calais | Ansa

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Calais, viaggio nella giungla dei bambini "abusati e scomparsi"

Today è in caricamento