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Venerdì, 19 Aprile 2024
Inghilterra / Regno Unito

Con il sì alle nozze gay Cameron vuole svecchiare il partito

Le critiche che dal mondo conservatore britannico sono piovute sull'apertura di Cameron nascondono altro. "Molti di quanti attaccano Cameron sul tema sono da tempo critici nei confronti della sua premiership in generale"

Il primo ministro inglese David Cameron la scorsa settimana ha scatenato un terremoto all'interno del suo partito conservatore: si è personalmente impegnato nella difesa dei matrimoni fra coppie dello stesso sesso.

"Sono a favore dei matrimoni gay perché sono un grandissimo sostenitore del matrimonio”, ha dichiarato, “e non voglio che gli omosessuali siano esclusi da questa grande istituzione".  "Ma voglio che sia chiaro al 100% che una chiesa, o sinagoga o moschea che non vogliano celebrare matrimoni gay non dovranno assolutamente essere costretti a farlo", ha detto ancora Cameron. "Voglio anche che sia chiaro che è un voto libero per i membri del Parlamento e che personalmente io voterò a favore", ha concluso Cameron.

Maria Miller, 'minister for Equalities' britannico, ha risposto per un'ora alla camera bassa alle domande dei deputati sull'argomento: l'opposizione si è ripetutamente congratulata, mentre è nei confronti di numerosi deputati della maggioranza che il ministro ha dovuto tenere alta la guardia.

In gioco c'è una posta elettorale fondamentale, legata all'immagine che i Tory vogliono assumere nei prossimi anni agli occhi del Paese. Cameron, che in campo economico è un liberista convinto, "sta cercando di distanziarsi dallo zoccolo duro dei 'conservatori sociali' per dare al partito un volto nuovo, più amichevole e al passo con la Gran Bretagna moderna. Suo obiettivo è anche scrollare di dosso ai Tory l'associazione pressoché esclusiva con cupi temi economici e anti-europeisti, portando avanti politiche 'soft' e dal tono positivo come questa", spiega Simon Griffiths, research fellow al Centre of Political Ideologies di Oxford.

Le critiche che dal mondo conservatore britannico sono piovute sull'apertura di Cameron ai matrimoni gay nascondono altro. "Molti di quanti attaccano Cameron sul tema", secondo Griffiths, "sono da tempo critici nei confronti della sua premiership in generale. I più tradizionalisti hanno tenuto a freno il proprio risentimento fino alle elezioni del 2010, sperando che un partito compatto potesse acquisire la maggioranza assoluta; ma dato che il massimo che sono riusciti ad ottenere è stato un governo di coalizione questa strategia può dirsi fallita, sono ora molto più propensi a protestare apertamente contro il trend modernizzante sostenuto da buona parte dell'esecutivo".

Cameron va dritto per la sua strada, con una strategia molto precisa. Conosce i vantaggi elettorali di una "convergenza al centro". Oggi il partito laburista guida i sondaggi con un distacco di 10-12 punti percentuali, e l'unica speranza per il primo ministro è catturare gli indecisi nella 'terra di mezzo´. Il nuovo taglio gay friendly del governo è un tentativo di presentare i Tory come un one nation party, etichetta contesa negli ultimi mesi al Labour.

L'estensione del matrimonio alle coppie omosessuali ha buona possibilità di essere approvata, perché tutti i sondaggi dicono che la maggioranza della popolazione è a favore. In  Parlamento il progetto è sostenuto apertamente dai Lib-dem e dai Laburisti, e da parte dei Conservatori. Fonte: The Post Internazionale

NAZIONALISTI DI DESTRA,SPINA NEL FIANCO DI CAMERON

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