Canada, proteste studentesche, fermato un deputato

C'è anche un deputato canadese tra le persone arrestate ieri sera a Montreal. Amir Khadir stava partecipando ad una manifestazione studentesca quando è stato fermato dalla polizia, come riporta il quotidiano La Presse. 

L'esponente del partito Quebec Solidaire ha avuto modo di parlare con la stampa prima che le forze di sicurezza lo fermassero. “Il nostro diritto di manifestare è garantito dalla Costituzione” ha risposto l'uomo a chi gli ha ricordato che il corteo al quale stava partecipando era illegale. Insieme a lui sono stati fermati altri 63 studenti, che erano scesi in strada per protestare contro l'aumento delle tasse universitarie. 

Il portavoce del partito si è detto sorpreso per quanto accaduto a Khadir. “La manifestazione era pacifica” ha dichiarato Christian Dubois. “Non è la prima volta che partecipa ad una protesta studentesca, ma è la prima volta che si fa arrestare”.

A rispondergli ci ha pensato Marie-Ève Painchaud, portavoce della polizia. I manifestanti “stavano bloccando il traffico”, ed hanno continuato ad occupare la strada nonostante “i numerosi avvertimenti e le numerose richieste di dispersione”. 

Fallimento delle trattative - Da quasi 4 mesi il Quebec è scosso dalla proteste studentesche. La settimana scorsa il governo e i rappresentanti degli universitari si erano riuniti per cercare un accordo, ma la discussione si è risolta in un nulla di fatto. Sotto accusa c'è la nuova legge che prevede un aumento del 75% delle tasse universitarie. 

La legge speciale - Il primo ministro Jean Charest aveva adottato la linea dura contro gli studenti, tanto da promulgare una norma che impone agli organizzatori di rendere noto il tragitto e la durata dei cortei 8 ore prima del loro inizio. La nuova disposizione non ha però fermato le proteste, ed ha solo contribuito ad aumentare la rabbia degli studenti. 

Sempre più persone si stanno schierando a fianco dei manifestanti. Ieri sera 300 persone sono scese in piazza a Toronto, per mostrare la propria solidarietà agli studenti universitari del Quebec, come scrive il quotidiano francese Le Monde.