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Sabato, 20 Aprile 2024
AFGHANISTAN / Afghanistan

Carabiniere italiano muore in Afghanistan: lascia la moglie e un figlio di otto mesi

Manuele Braj, 30 anni, era originario di Galatina. Effettivo del 13° reggimento "Friuli-Venezia Giulia", è morto sul colpo al momento dell'esplosione

E' Manuele Braj, 30 anni di Galatina (Lecce), il carabinere deceduto la mattian del 25 giugno in Afghanistan.

Effettivo del 13° reggimento "Friuli-Venezia Giulia", Braj è morto sul colpo al momento dell'esplosione. Lascia la moglie di 28 anni e un bambino di appena otto mesi.

 Altri due, appartenenti alla 2° Brigata Mobile di Livorno e al 7° Rgt "Trentino-Alto Adige", sono rimasti feriti alle gambe ed elitrasportati all'ospedale militare americano di Shindand: non sono in pericolo di vita. Illeso il quarto carabiniere. I familiari sono stati informati.

La zona dell'esplosione è stata isolata per permettere i rilievi di rito e la ricostruzione della dinamica.

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, "appresa con profonda commozione la notizia del tragico attentato in cui ha oggi perso la vita un carabiniere e altri due sono rimasti gravemente feriti, mentre svolgevano i propri compiti operativi nella missione internazionale Isaf in Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese". Il Capo dello Stato "formula l'accorato auspicio che i militari feriti nell'attacco possano superare questo critico momento".

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