Un giudice brasiliano ha messo ieri in stato di arresto provvisorio Cesare Battisti, lo scrittore e militante italiano di estrema sinistra e scrittore condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi e partecipazione a banda armata. Battisti era stato fermato due giorni fa mentre cercava di passare in Bolivia. La procura dello stato del Mato Grosso do Sul ha disposto la detenzione provvisoria aper Battisti, di cui l'Italia chiede l'estradizione.

Lula rifiutò l'estradizione

Battisti, a cui l'ex presidente brasiliano Lula aveva concesso asilo in Brasile, rifiutando l'estradizione verso l'Italia, ha fatto sapere tramite il suo avvocato di sentirsi ancora "protetto" dal decreto dell'ex presidente.

La situazione ora è mutata

La situazione tuttavia appare mutata. Dopo un'ennesima richiesta di estradizione italiana che risale al 25 settembre, fonti del palazzo presidenziali fanno capire che l'orientamento del presidente Michel Temer è favorevole a fare un passo verso l'Italia. "Rispetto all'epoca di Lula la situazione di Battisti è mutata" ha detto una fonte del palazzo presidenziale di Planalto senza aggiungere ulteriori dettagli.

La cognata: "È innocente"

"Speriamo che Cesare Battisti resti in Brasile e che non venga estradato". Così la cognata di Cesare Battisti, Ivea Battisti moglie del fratello Domenico, a La Zanzara su Radio24. "Cesare - dice - è innocente e non ha assolutamente commesso quegli omicidi. No, assolutamente. I processi sono stati completamente falsi. Cesare non ha ammazzato quelle persone e le sentenze sono state frutto di pentiti che si sono divertiti alle sue spalle".

Orlando: "Italia determinata"

L'estradizione dell'ex terrorista"è possibile" e l'Italia è "fortemente determinata a far sì che sconti la sua pena nel nostro Paese": lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando.