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Martedì, 19 Marzo 2024
MESSICO

El Chapo, incontro segreto con Sean Penn durante la latitanza

Secondo fonti del governo messicano gli inquirenti erano al corrente di quanto accaduto e l'incontro con Penn è stato uno degli elementi che hanno permesso di localizzare il covo di Guzman. In realtà Guzman era già stato quasi catturato a ottobre, ma i militari che lo seguivano in elicottero decisero di non sparare perché era accompagnato da due donne e una bambina

El Chapo, il boss dei narcos messicani arrestato 24 ore fa, incontrò Sean Penn durante la latitanza: Guzman voleva coinvolgere Penn in un film autobiografico sulla sua vita: la rivelazione è della rivista "Rolling Stone", che pubblica un lungo resoconto di Penn. L'incontro con Guzman si è svolto lo scorso 2 ottobre in una zona della giungla, ed è proseguita poi con contatti telefonici registrati. A rendere possibile questo incontro è stata un'attrice messicana, Kate Del Castillo. "Rolling Stone" pubblica anche una di Sean Penn che stringe la mano a "El Chapo" Guzman.

Secondo la procura messicana è anche grazie a questo episodio che le indagini per la cattura del Chapo Guzman hanno preso la giusta direzione. Guzman potrebbe essere presto estradato negli Stati Uniti. Secondo fonti del governo messicano gli inquirenti erano al corrente di quanto accaduto e che l'incontro con Penn è stato uno degli elementi che hanno permesso di localizzare il covo di Guzman, tradito dalle sue ambizioni cinematografiche: la sua cattura è stata resa possibile dal suo desiderio di voler girare un film autobiografico.

Nell'intervista segreta concessa a Sean Penn, il boss ha spiegato che prima dell'evasione aveva mandato per tre mesi degli ingegneri in Germania perché imparassero come evitare problemi scavando il lungo e profondo tunnel attraverso cui fuggì da una prigione di massima sicurezza. Poi El Chapo si è vantato anche di essere il più grande fornitore di droga del mondo e di avere una flotta di sottomarini, aerei, camion e navi. Un aspetto importante che ci ha permesso di localizzarlo è stato l'aver scoperto la sua intenzione di girare un biopic, motivo per cui si era messo in contatto con attori e produttori", aveva spiegato ieri il Procuratore generale, Arely Gomez.

In realtà il capo del cartello di Sinaloa era già stato quasi catturato proprio nell'ottobre scorso, ma i militari che lo seguivano in elicottero decisero di non sparare perché "El Chapo" era accompagnato da due donne e una bambina; le indagini sono poi proseguite fino ad arrivare all'ultimo covo, un'abitazione della località di Los Mochis. Nel corso delle operazioni i marines messicani hanno ucciso cinque sospetti e arrestato altri sei persone: Guzman e uno dei suoi collaboratori sono riusciti a fuggire attraverso le fogne - una tattica già usata con successo nel 2014 - ma questa volta la polizia era preparata e i due, che si erano impadroniti di una macchina, sono stati fermati a un posto di blocco e arrestati.

El Chapo Guzman

Il Ministero della Giustizia messicano ha infatti reso noto di voler riavviare tutte le procedure relative all'estradizione, senza tuttavia fornire alcuna data. In precedenza il governo messicano si era rifiutato di consegnare Guzman agli Stati Uniti, preferendo processarlo in patria: l'ultima evasione potrebbe tuttavia aver fatto cambiare idea alle autorità di Città del Messico

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