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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Charlie Gard, i genitori rinunciano a curare il bambino: "E' troppo tardi"

L'annuncio tra le lacrime di Chris Gard e Connie Yates che hanno in questo modo abbandonato la battaglia giudiziaria per tenere in vita il piccolo

I genitori del piccolo Charlie Gard, il bambino britannico di poco meno di un anno affetto da una gravissima malattia genetica, hanno rinunciato alla battaglia legale per tenere in vita il loro bambino contro il parere dei medici che lo hanno in cura. Chris Gard e Connie Yates hanno ritirato la loro richiesta all’Alta Corte di Londra di poterlo trasportare negli Usa per tentare una nuova terapia con cure sperimentali.

Lo ha reso noto l'avvocato di famiglia, aggiungendo che secondo la coppia "per il piccolo è troppo tardi, il danno è stato fatto". Il legale dei genitori del piccolo Charlie, Grant Armstong, ha affermato nell'udienza all'Alta Corte di Londra che "non c'è più tempo" e che il danno ai muscoli e ai tessuti del bimbo di 11 mesi è "irreversibile".

L'avvocato ha spiegato al giudice Justine Francis che il neurologo statunitense Michio Hirano ha detto di non voler più sottoporre il bambino alla terapia sperimentale a nucleosidi, dopo aver analizzato i risultati di una nuova risonanza magnetica, la scorsa settimana. L'esame ha mostrato che il bambino ha riportato danni irreversibili al cervello. "Il peggior incubo dei genitori è stato confermato. Adesso è troppo tardi per curare Charlie", ha detto Armstrong. Armstrong ha aggiunto che Chris Gard e Connie Yates intendono aprire una fondazione per fare in modo che la voce del figlio "continui a essere ascoltata".

I due genitori hanno raccolto 1,3 milioni di sterline in donazioni per portare il figlio all'estero per nuove cure.

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