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Venerdì, 19 Aprile 2024
IRAQ / Iraq

Sono quasi 500mila i civili morti in Iraq dal 2003 al 2011

Il 70% è deceduto per fatti violenti, come combattimenti, attentati, omicidi, mentre il 30% per fattori indiretti

Sono quasi 500.000 i civili iracheni rimasti uccisi dall'invasione americana, nel 2003, al 2011. E' quanto emerge da uno studio pubblicato negli Stati Uniti e realizzato da ricercatori di università di Stati Uniti, Canada e Baghdad, in collaborazione con il ministero della Sanità iracheno.

Il bilancio delle vittime civili risulta quindi più alto rispetto ai 115.000 morti registrati dal gruppo Iraq Body Count, che ha sede nel Regno Unito, che aveva raccolto informazioni da media, ospedali, fonti governative e ong. Una differenza che si spiega con il fatto che i ricercatori hanno conteggiato non solo le morti causate dal conflitto, ma anche i decessi provocati dalle conseguenze sociali della guerra, come, ad esempio, i problemi di igiene.

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Secondo questi dati applicati a tutto il paese, sono stati quindi 461.000 i civili iracheni morti tra il marzo 2003 e la metà del 2011: di questi, il 70% è deceduto per fatti violenti, come combattimenti, attentati, omicidi, mentre il 30% per fattori indiretti.

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