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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Libia: "Islamisti hanno preso il controllo di tre ministeri". Ambasciatore italiano smentisce

Gruppi armati appartenenti al governo islamista di Salvezza Nazionale avrebbero assunto il controllo delle sedi di Difesa, Giustizia e Economia. "Situazione normale", secondo l'ambasciatore italiano Giuseppe Perrone

Oggi, nella capitale libica Tripoli, una unità militare appartenente al governo islamista di Salvezza Nazionale avrebbe preso il controllo di diversi ministeri e sedi istituzionali occupate dall'esecutivo d'Accordo nazionale del premier Faez al Sarraj riconosciuto dall'Onu. La notizia data da diversi media locali è stata confermata da una fonte dello stesso governo di Salvezza nazionale ad "Anadolu", agenzia di stampa ufficiale dello Stato turco che sostiene e finanzia gli islamisti di Tripoli.

La stessa fonte, che ha parlato in condizioni di anonimato, ha spiegato che "al momento dell'irruzione, il ministro incaricato dal Consiglio nazionale del governo d'Accordo nazionale, (Ali Qalamah) non era presente nella sede del ministero", che si trova nella zona di Salhuddine a sud di Tripoli. "L'unità che fatto irruzione ha chiesto agli impiegati di evacuare la sedi e sospendere il lavoro fino ad una nuova comunicazione" ha aggiunto la fonte.

Una mossa apertamente ostile al governo al Sarraj pochi giorni dopo che questo a cominciato a lavorare l'Italia su un accordo per la lotta alla migrazione clandestina subito seguito con la riapertura dell'ambasciata italiana a Tripoli. 

L'AMBASCIATORE ITALIANO SMENTISCE - Tuttavia la situazione è confusa ed al momento le notizie che arrivano sono prive di riscontri ufficiali, mentre l'ambasciatore italiano in Libia ha smentito il tentativo di colpo di stato dicendo che "non risulta alcun golpe" in atto. "Ridimensionerei molto perchè Tripoli conosce sempre una situazione di sicurezza complessa, ci sono movimenti dei vari attori di sicurezza in città fuori o dentro i luoghi simbolici ed è spesso fatto per dimostrare l'esistenza di una forza piuttosto che di un'altro", ha detto a Radio Radicale l'ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Perrone intervistato in merito alle notizie diffuso oggi pomeriggio sull'assalto a tre ministeri a Tripoli. "Su questo specifico caso bisogna dire che si tratta di edifici, più che di sedi del governo, perché poi le sedi del governo che sono state consegnate al governo di acordo nazionale sono tutto tranne che quelle indicate da queste notizie, quindi mi sembra certamente una non notizia, fatta più che altro per segnalare l'esistenza in vita di gruppi o altro, a me sembra che la situazione qui in città sia normale, non mi risultano scontri di questo tipo".

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Finora non ci sono state dichiarazioni da parte del governo guidato da al Sarraj.

Lo scorso 14 ottobre, il capo del governo di Salvezza Nazionale Khalifah Ghwell aveva annunciato da Tripoli il ritorno del suo esecutivo ad esercitare le sue funzioni. E questo dopo circa nove mesi di auto-sospensione decisa "per fare spazio" al governo d'Accordo Nazionale di al Sarraj. Lo stesso Ghwell, in una intervista precedente fatta sempre all'agenzia turca, aveva spiegato che il ritorno del suo governo "non è in contrasto con le precedenti decisioni" di autosospensione.

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"Ci siamo ritirati dal potere per proteggere la patria da una divisione", aveva detto spiegando però che "ma le divisioni sono aumentate con l'ingresso del governo al Sarraj a Tripoli (nel marzo 2016) in quanto privo di legittimità", Un ostacolo, quello della legittimità, che si riferisce alla mancata fiducia al governo al Sarraj da parte dell'Assemblea dei deputati di Tobruk, come sancito dall'accordo di al Zureikat in Marocco, grazie al quale era nato l'esecutivo d'Accordo Nazioanle un'anno fa.

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