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Venerdì, 29 Marzo 2024
EGITTO / Egitto

E' iniziato il colpo di Stato in Egitto

Dopo aver circondato la sede della televisione nazionale con i carri armati, l'esercito ha inviato elicotteri a sorvolare piazza Tahrir, epicentro della rivolta contro il presidente

E' iniziato il colpo di stato in Egitto: lo afferma l'agenzia di stampa Reuters che cita il consigliere della sicurezza nazionale del presidente egiziano Mohamed Morsi. Morsi, secondo quanto affermato da una fonte militare citata dal quotidiano al Ahram, è stato informato dai militari di non essere più presidente dell'Egitto dalle 19 di stasera, in seguito al fallimento dei negoziati con i militari per lasciare il potere.

IL PROCLAMA DELL'ESERCITO - Il capo delle Forze Armate egiziane, il generale al Sisi, ha annunciato il contenuto della roadmap per il futuro dell'Egitto. L'uomo forte dell'esercito ha esordito ricordando che per mesi le forze armate hanno esortato il presidente ad un dialogo di riconciliazione nazionale ma lui ha fallito e non è più presidente.

La Costituzione è sospesa per un periodo di transizione e il presidente della Corte Costituzionale, Adli Mansour, assumerà l'incarico di capo dello Stato ad interim. La Corte definirà una nuova legge elettorale per nuove elezioni legislative, mentre non è previsto al momento un nuovo voto popolare per l'elezione del presidente.

Sisi ha anche avvertito che l'esercito è pronto a contrastare chiunque si opporrà con la forza a quanto deciso dalle forze armate, dall'opposizione e dai leader religiosi.

La folla radunata in Piazza Tahrir ha accolto con urla di gioia e lanci di fuochi d'artificio il discorso del generale.

La roadmap è sostenuta dai principali leader religiosi del paese, da Ahmed al Tayeb, rettore dell'Università al-Azhar del Cairo, al papa copto, Tawadros II, che ha commentato che la road map è una garanzia di sicurezza per tutti gli egiziani e offre una visione politica.

Mohamed ElBaradei, leader dell'opposizione, ha commentato l'annuncio affermando: "E' il rilancio della rivoluzione" del 25 gennaio 2011, che portò alla deposizione di Hosni Mubarak, non un golpe.

Durissima invece la prima reazione dei Fratelli Musulmani: su Twitter il portavoce del movimento islamista, Gehad el-Haddad, ha scritto: "L'Egitto entra ufficialmente in un altro colpo di stato militare. Il popolo egiziano lo accetterà?".

LA PIAZZA - Secondo quanto riferito da testimoni oculari, centinaia di soldati egiziani e blindati stanno sfilando davanti al palazzo presidenziale e hanno iniziato a schierarsi a Giza, una delle quattro città che formano la conurbazione della Grande Cairo. Elicotteri sorvolano piazza Tahrir, epicentro della rivolta contro il presidente, espressione dei Fratelli Musulmani.

Il quotidiano Al Ahram riferisce inoltre della presenza di un contingente di truppe schierato al Cairo per separare i manifestanti che sostengono il presidente Mohamed Morsi dai suoi oppositori. I militari sarebbero schierati di fronte alla moschea di Rabaa Al-Adawiya e davanti al palazzo presidenziale di Ittihadiya.

Una fonte militare rende poi noto che blindati dell'esercito egiziano hanno chiuso gli accessi a Rabaa al Adauiya, la piazza nella parte orientale del Cairo dove sono concentrate decine di migliaia di sostenitori del presidente Mohamed Morsi. La Bbc riporta di scontri sono in corso all'università del Cairo tra sostenitori e manifestanti ostili al presidente egiziano Mohamed Morsi. L'esercito, schierato con alcuni blindati fuori dal complesso, non è per il momento intervenuto.

LA SORTE DI MORSI - Secondo quanto riferisce la tv indipendente al Hayat, il presidente egiziano Mohamed Morsi è stato posto agli arresti domiciliari dai militari nella sede della guardia repubblicana al Cairo. La notizia, al momento, non trova però conferme ufficiali. Al presidente sarebbe stato imposto il divieto di espatrio.

Il portavoce dei Fratelli Musulmani e consigliere del presidente egiziano, Gehad el Haddad, ha affermato alla Cnn di non avere alcuna notizia su dove si trovi Morsi. "Sono stati tagliati tutti i contatti con lui", ha detto el Haddad. Il presidente sarebbe in ogni caso riuscito a rivolgere un appello ai suoi sostenitori a "non usare la violenza" per resistere al golpe dei militari in atto. Lo ha riferito il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente.

IL RETROSCENA - Il segretario alla Difesa statunitense, Chuck Hagel, ha telefonato martedì al capo di Stato maggiore dell'esercito egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Lo ha ammesso un portavoce del Pentagono. In precedenza il Pentagono aveva negato contatti telefonici con il Cairo.

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