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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Tensione in Turchia, "16 miliardi" di motivi per cui è un problema anche italiano

L'Italia è tra primi partner della Turchia: nel 2015 ci sono stati interscambi economici per 16,6 miliari di euro. Sono 1200 le società con partecipazione italiana presenti nel Paese

ROMA - L'Italia si colloca da tempo tra i principali partner commerciali della Turchia. Tra i Paesi europei si posiziona dopo la Germania e prima della Francia. Nel 2015 le esportazioni italiane verso il paese hanno raggiunto i 10 miliardi di euro in crescita rispetto ai 9,760 mld del 2014. Secondo i dati Ice nel 2015 invece le importazioni dalla Turchia verso l'Italia sono state pari a 6,6 miliardi, in aumento rispetto ai 5,7 mld del 2014, mantenendo con un saldo attivo a favore dell'Italia di circa 3,5 miliardi.

GLI INVESTIMENTI - Per quanto riguarda gli investimenti, la crisi nell'area Euro si è fatta sentire in Turchia in termini di minori investimenti dall'Europa. Ciononostante, il flusso degli investimenti italiani ha fatto segnare una costante crescita, con circa 1200 società ed aziende con partecipazione italiana presenti nel Paese.

UN BUSINESS DA 16 MILIARDI - In generale, l'Italia rappresenta un partner fondamentale in settori d`importanza strategica, molto variegati fra loro, per i quali è tuttavia possibile identificare almeno quattro direttrici principali: la tradizionale e consolidata presenza di grandi gruppi dell'industria manifatturiera nazionale presenti con impianti produttivi nei principali cluster industriali turchi; la collaborazione sempre più intensa fra piccole-medie imprese, trainata dalle nuove esigenze poste dal repentino sviluppo nelle regioni anatoliche; la partecipazione allo sviluppo infrastrutturale del Paese, con le nostre aziende protagoniste di molti dei più importanti progetti in corso ed, infine, la cooperazione nel settore della difesa.

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GLI ALTRI PAESI - La graduatoria dei principali partner commerciali mostra ai primi posti la Germania con un interscambio pari a 19,9 miliardi di dollari (-9%), la Cina con 15,9 miliardi di interscambio (1,9%), la Russia con un interscambio complessivo pari a 14,9 miliardi (-20,1%) e gli Stati Uniti con un interscambio pari a 10,5 miliardi di dollari (-5,3%). L'Italia si conferma quinto paese partner con 10,2 miliardi di dollari di interscambio totale, -10,8% rispetto allo stesso periodo del 2014, di cui 6,3 miliardi di import (-11,4%) e 3,9 miliardi di export (-9,9%) ed un saldo negativo per la Turchia di 2,4 miliardi di dollari. L'Italia si conferma anche quinto fornitore, dietro Cina, Russia, Germania e Stati Uniti, e quinto cliente dopo Germania, Regno Unito, Iraq e Svizzera.

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COSA ESPORTIAMO - I prodotti più esportati dalla Turchia sono stati autoveicoli, trattori e parti di ricambio; seguono pietre preziose e semi-preziose, macchinari e apparecchiature meccaniche sono al terzo posto poi abbigliamento ed accessori per un valore di 5 miliardi di dollari e macchinari di precisione ed attrezzature elettriche ed elettroniche. 

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COSA IMPORTIAMO - I prodotti più importati sono stati combustibili minerali, oli minerali macchinari ed apparecchiature meccaniche, macchinari di precisione ed attrezzature elettriche ed elettroniche per un valore, autoveicoli, trattori e parti di ricambio, ferro ed acciaio.

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