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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Così è saltato l'incontro segreto tra Usa e Corea del Nord durante le Olimpiadi

La decisione di fare marcia indietro da quello che sarebbe stato il primo contatto diretto di livello così alto nella storia dei rapporti tra il Nord e gli Usa è stata presa dopo le bellicose dichiarazioni del vicepresidente Pence, che ha anche annunciato "le più dure sanzioni"

E' saltato all'ultimo momento l'incontro tra il vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, e la delegazione della Corea del Nord alle Olimpiadi invernali 2018: Pyongyang ha annullato il meeting a due ore dal suo inizio dopo che Pence ha attaccato la Corea del Nord per le sue ambizioni nucleari.

L'incontro era stato programmato in segreto

In grande segretezza era stato programmato un incontro durante le Olimpiadi invernali di PyeongChang tra il vicepresidente Usa Mike Pence e rappresentanti della Corea Nord. Pyongyang l'ha fatto saltare, dopo che Pence ha definito quello di Kim Jong Un un "regime assassino". 

Pence non ha avuto alcuna interazione con i nordcoreani, pur essendo stato seduto molto vicino a loro durante la cerimonia di apertura dei Giochi, il 9 febbraio. Non ci sono state strette di mano con il capo formale dello stato nordcoreano, Kim Yong Nam, il quale guidava la delegazione del Nord assieme alla sorella minore di Kim Jong Un, Kim Yo Jong.

Sarebbe stato il primo contatto diretto

La decisione di fare marcia indietro da quello che sarebbe stato il primo contatto diretto di livello così alto nella storia dei rapporti tra il Nord e gli Usa è stata presa dopo le bellicose dichiarazioni di Pence,che ha anche annunciato "le più dure e più aggressive sanzioni" contro la Corea del Nord e i suoi programmi nucleare e missilistico.

Il vicepresidente americano, inoltre, ha viaggiato con il padre dell'ex prigioniero Otto Warmbier, arrestato per futili motivi in Corea del Nord e riconsegnato in coma alla famiglia dopo molti mesi di prigionia. Il giovane è morto pochi giorni dopo l'arrivo in America. Pence ha detto che la presenza del genitore del ragazzo vuole "ricordare al mondo le atrocità che avvengono in Corea del Nord".

La tensione torna a salire

Le parole di Pence hanno irritato Pyongyang. "La Corea del Nord avrebbe preferito che il vicepresidente non usasse il palcoscenico mondiale per attirare l'attenzione su questi fatti", ha osservato il portavoce di Pence, Nick Ayers.

La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico: ora il regime di Kim fa più paura

Il Dipartimento di Stato, per bocca della portavoce Heather Nauert, ha detto che era in trattativa semplicemete "un breve incontro" con i leader della delegazione nordcoreana. "Il vicepresidente era pronto a cogliore l'opportunità di rappresentare la necessità che la Corea del Nord abbandono i suoi programmi illeciti nucleare e missilistico", ha detto in un comunicato. "All'ultimo minuto - ha continuato - gli ufficiali nordcoreani hanno deciso di non procedere con l'incontro . Ci dispiace che non abbiano colto questa opportunità".

Vita quotidiana nella Corea di Kim Jong-Un (Ansa)

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