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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, casi in aumento e nuovi focolai: in Catalogna torna la paura

I residenti di otto comuni sono stati invitati a restare a casa, se non per motivi di lavoro o necessità. Il giudice ha però annullato l'ordinanza delle autorità locali. L'ultimo report parla di 816 casi in tutta la Regione

In Spagna il coronavirus torna a far paura. Venerdì scorso nella regione di Barcellona sono stati registrati 774 nuovi casi di Covid, dopo i focolai scoppiati nella comarca di Segrià e, più di recente, nel comune di L'Hospitalet, non lontano da Barcellona. L’ultimo report, comunicato domenica, parla di 816 nuovi casi diagnosticati in Catalogna nelle 24 ore precedenti (dato che include anche i casi di positività diagnosticati tramite analisi sierologiche).

Spagna, Segrià torna alla "fase 1" (ma il tribunale annulla tutto)

A preoccupare è soprattutto la situazione nella comarca di Segrià dove venerdì scorso sono stati registrati 280 nuovi casi. La Generalitat de Catalunya è già corsa ai ripari disponendo il confinamento della città di Lledia, e di altre sette città della regione a partire dalla mezzanotte del 13 luglio. I residenti sono stati invitati a restare a casa, anche se ci si potrà comunque spostare per andare a lavorare. Le case di cura sono state chiuse e le visite ai parenti temporaneamente vietate. Una sorta di lockdown soft che si è reso necessario dopo l’aumento preoccupante dei casi Covid. Nella notte è però arrivato il colpo di scena con il tribunale di Lleida che ha annullato l'ordinanza ritenendo la misura "sprorzionata" e sottolineando che decisione del genere dovrebbero essere appannaggio del governo nazionale. 

Coronavirus in Spagna, preoccupa la situazione in Catalogna

In tutto sono otto i focolai di coronavirus registrati nella Regione. A Segrià il contagio si è diffuso soprattutto tra i lavoratori stagionali impiegati nella raccolta della frutta, anche a causa - sembra - delle cattive condizioni igieniche in cui sono costretti a vivere questi lavoratori.

Secondo El Mundo, nell’ospedale  Arnau di Vilanova, a Lleida, il numero di ricoveri è triplicato nelle ultime settimane: il 22 giugno, i pazienti Covid erano 10 (di cui 4 in terapia intensiva), venerdì scorso il numero è salito a 27 (sei le terapie intensive). Numeri che hanno convinto le autorità ad intervenire. Ma a preoccupare è anche il focolaio di L'Hospitalet de Llobregat, una delle aree a più alta densità di popolazione in Europa dove, in una settimana i casi sono passati da 31 a 107. 

All'aumento dei contagiati, almeno a L’Hospitalet e nell’area di Barcellona, non è seguita un’impennata dei ricoveri negli ospedali, anche perché - ha spiegato un medico ad El Pais - i Covid-positivi sono per la maggior parte persone giovane e sane, spesso del tutto asintomatiche. L’attenzione però resta altissima.  

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