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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mondo Siria

Siria, pressioni sulla Russia: "Solo Mosca può fermare il bagno di sangue"

L'ambasciatore francese all'Onu, Francois Delattre: "Tenuto conto della sua influenza sul regime e della sua partecipazione alle operazioni, ha la capacità di convincere Assad"

Solo la diplomazia può salvare quel che resta della Siria. La Francia ha chiesto alla Russia di far "fermare il bagno di sangue" in Siria: lo ha detto ieri pomeriggio l'ambasciatore francese all'Onu, Francois Delattre, poco prima di una riunione del Consiglio di sicurezza dedicato alla mancata applicazione della tregua nel Paese.

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"La Russia può far fermare il bagno di sangue", ha dichiarato il diplomatico. "Noi sappiamo che la Russia, tenuto conto della sua influenza sul regime e anche della sua partecipazione alle operazioni, ha la capacità di convincere il regime, con tutte le pressioni necessarie, a fermare questa offensiva terrestre e aerea" contro la Ghouta orientale.

Risoluzione per "cessate il fuoco"

Si muovono anche gli Usa che hanno presentato al Consiglio di Sicurezza dell'Onu una nuova risoluzione per un cessate il fuoco immediato in Siria:  lo ha annunciato l'ambasciatore statunitense presso la Nazioni Unite, Nikki Haley. Haley ha criticato l'atteggiamento di Mosca e Damasco, che in realtà non avrebbero mai "avuto l'intenzione di applicare una tregua"; il nuovo testo è invece "semplice e vincolante", e "non permette alcun aggiramento".

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Ghouta allo stremo

"La situazione dei civili nella Ghouta orientale è tragica, e gli Stati Uniti stanno prendendo l'iniziativa" ha continuato Haley, accusando la Russia di aver votato a favore di un cessate il fuoco "per poi ignorarlo immediatamente" con almeno venti missioni di bombardamento nei primi quattro giorni dopo l'approvazione del testo. L'Ambasciatrice ha avvertito che gli Stati Uniti sono "pronti ad agire se necessario" nei confronti di "qualunque Paese che sia deciso ad imporre la propria volontà attraverso degli attacchi chimici e delle sofferenze inumane, specialmente il regime siriano fuorilegge". La bozza di risoluzione statunitense prevede una tregua di 30 giorni nella Ghouta orientale e a Damasco, a partire dall'adozione del provvedimento, oltre che un accesso "sicuro, ininterrotto e incontrastato" per la consegna degli aiuti umanitari e "delle evacuazioni mediche sicure e senza condizioni".

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La Russia non ci sta

L'ambasciatore russo presso le Nazioni unite, Vassily Nebenzia, ha protestato oggi contro le accuse mosse contro il suo Paese da Stati Uniti, Francia e Regno Unito in assenza di un cessate il fuoco in Siria, spiegando che che questi Paesi non sono motivati da considerazioni umanitarie. Contro la Russia ci sono "accuse senza fine", ha denunciato il diplomatico in un incontro dedicato alla Siria al Consiglio di sicurezza. Nei loro discorsi, gli Stati Uniti hanno citato "22 volte" la Russia, la Francia lo ha fatto "16 volte", il Regno Unito "12 volte", ha aggiunto.
 

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