rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
libia / Libia

Libia, devastato il cimitero italiano a Tripoli

Il governo libico di Tobruk "condanna con fermezza" la violazione delle proprie acque territoriali "dopo l'ingresso ieri di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi". Fonti della Difesa smentiscono, ma a Tripoli sale la tensione

Alta tensione tra Libia e Italia. Il governo libico di Tobruk "condanna con fermezza" la violazione delle proprie acque territoriali "dopo l'ingresso ieri di tre navi da guerra italiane nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana", circa 55 chilometri a est della città. Il governo di Tobruk ha avvertito che "utilizzerà ogni mezzo" per proteggere la sua sovranità. 

Da Roma però fonti della Difesa hanno smentito tutto. Infatti in zona non vi erano né le unità militari di “Mare Sicuro”, la missione nazionale italiana per il controllo e l’assistenza ai migranti,  né le navi di Eunavformed, la missione europea di sorveglianza al largo delle coste della Libia.

Il cimitero cattolico italiano di Tripoli Hammangi è stato nuovamente profanato e devastato. Lo ha detto all'Adnkronos Giovanna Ortu, presidente dell'Associazione Italiani rimpatriati dalla Libia. "Purtroppo non è una notizia nuova, è un destino amaro e ripetuto", ha commentato la presidente dell'Airl, ricordando le numerose volte che il cimitero dove riposano le salme di 8mila italiani è stato vandalizzato. Ed è una notizia tanto più dolorosa nel giorno Ognissanti, alla vigilia della ricorrenza della Commemorazione dei defunti. L'Airl si è presa cura più volte del restauro del cimitero e si era anche interessata per una possibile traslazione di tutte le salme in Italia. "Oggi tuttavia vorrei pensare soprattutto alla pacificazione e ai vivi, piuttosto che al sacrificio di questi morti che non hanno trovato pace".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Libia, devastato il cimitero italiano a Tripoli

Today è in caricamento