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Nuove tecnologie per curare i piccoli diabetici nei campi rifugiati in Libano: l'impegno di Msf

Medici Senza Frontiere ha introdotto quest'anno nei suoi programmi due innovazioni mediche per pazienti diabetici sotto i 15 anni nei campi rifugiati in Libano. Le storie di Sidra e Houssam, in occasione della giornata mondiale del diabete che si celebra oggi

Houssam è un bambino di 12 anni a cui circa un anno fa è stato diagnosticato il diabete di tipo 1. Da allora, Houssam ha ricevuto cure mediche all’ospedale di MSF ad Aarsal, nella Bekaa settentrionale, in Libano. Oltre a consultazioni mediche, trattamenti e istruzioni per gestire la malattia, gli è stato dato tutto il necessario per misurarsi i livelli di zucchero nel sangue e per le iniezioni di insulina. Da quattro mesi, il suo trattamento è evoluto: Houssam è entrato nel programma di monitoraggio continuo del glucosio di MSF, non deve più usare lo strumento di misurazione tradizionale, che richiedeva la puntura di un ago per misurare il livello di glucosio nel sangue, e vive una vita normale pensando al futuro.

Anche Sidra, 12 anni, vive nel campo rifugiati di Shatila, alla periferia sud di Beirut, ha il dibete di tipo 1. Come Houssam, anche lei deve mantenere una dieta sana anche se come tutti gli altri bambini vorrebbe mangiare dolci liberamente, insieme ai suoi fratelli ed amici. Sidra ottiene le dosi necessarie di insulina usando la penna insulinica, che MSF fornisce a oltre 100 bambini nelle sue cliniche nel campo di Shatila e che presto introdurrà anche nelle proprie cliniche nella Valle della Bekaa.

Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica che colpisce in particolare bambini e adolescenti e può portare a gravi complicanze ed effetti collaterali di lunga durata. In Libano, nella Valle della Bekaa e nel campo rifugiati di Shatila, Medici Senza Frontiere (MSF) ha introdotto quest’anno due nuove tecnologie – il dispositivo di monitoraggio continuo del glucosio e la penna insulinica usati da Houssam e Sidra – per migliorare il trattamento di 180 pazienti diabetici di età inferiore ai 15 anni e aiutare loro e le loro famiglie ad affrontare la malattia e vivere una vita normale.

Per i bambini e i ragazzi affetti da diabete di tipo 1 può essere difficile adattarsi alla malattia, che dura tutta la vita e la cui terapia si basa in gran parte sulle iniezioni di insulina, perché non può essere trattata con farmaci orali. La malattia richiede monitoraggi periodici dei livelli di glucosio, perché i bambini affetti da diabete di tipo 1 sono soggetti a squilibri improvvisi che possono avere serie complicanze. Per questo MSF offre attenzione particolare a questa categoria di pazienti e sta sviluppando i propri programmi per rispondere al meglio ai loro bisogni.

“Il diabete di tipo 1 può spaventare e il suo trattamento è complesso e impegnativo. Ma con una buona gestione della malattia da parte del bambino e dei suoi genitori, insieme a regolari follow-up medici, i piccoli pazienti possono condurre una vita normale e avere ottime prospettive per il loro futuro” spiega la dott.ssa Laura Rinchey, referente medico del progetto MSF a Beirut.

Per migliorare la qualità di vita dei pazienti e aumentare l’aderenza al trattamento, MSF ha introdotto il programma di monitoraggio continuo del glucosio (CGM) nelle proprie cliniche nella Valle della Bekaa e in Libano settentrionale, che forniscono il trattamento a 80 bambini sotto i 15 anni. I pazienti applicano un sensore al braccio che misura i livelli di glucosio nel sangue. Il dispositivo deve essere esaminato in momenti specifici del giorno e della notte per salvare e visualizzare i dati sotto forma di grafici, consentendo ai pazienti e ai loro genitori di intraprendere azioni immediate e gestire cali o picchi improvvisi di glucosio. Questo consente anche all’équipe di MSF di adattare il programma di trattamento in base ad accurati dati medici.

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