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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sanità, Trump non cambia idea: è guerra aperta all'Obamacare

Il preciso intento della Casa Bianca è quello di smantellare la riforma sanitaria approvata nel 2010 e tanto voluta dall'allora presidente americano Barack Obama. Trump: "È una legge che ha fallito e che minaccia il nostro sistema medico, una catastrofe assoluta e totale"

C'è anche l'Obamacare nel mirino di Trump. Dopo avere incontrato i leader del settore manifatturiero, finanziario, farmaceutico e retail, Donald Trump si prepara ad accogliere alla Casa Bianca vari rappresentanti di gruppi assicurativi. Una notizia "minore"? Niente affatto. Secondo fonti del Wall Street Journal, l'incontro previsto lunedì 27 febbraio ha un obiettivo: incoraggiare quei gruppi a sottoscrivere le misure che il governo Trump sta mettendo a punto in tema di sanità. Perché l'intento è quello di smantellare la riforma sanitaria approvata nel 2010 e tanto voluta dall'allora presidente americano Barack Obama.

OBAMACARE - Il magnate del mattone diventato presidente degli Stati Uniti ancora ieri ha ribadito la promessa di abrogare una "legge che ha fallito e che minaccia il nostro sistema medico con una catastrofe assoluta e totale". Parlando al Conservative Political Action Conference, che riunisce i conservatori da tutto il Paese, Trump ha detto che "sostituiremo il disastro noto come Obamacare", che secondo lui "copre poche persone". Anche se, dalla sua entrata in vigore, il numero di americani senza assicurazione medica è sceso di circa 22 milioni.

Mentre il 45esimo Commander in chief punta ad abolire l'Affordable Care Act, questo il nome formale della riforma sanitaria, il 43% degli americani pensa però sia una buona legge contro il 41% che ritiene il contrario. E' quanto emerso dall'ultimo sondaggio condotto da Wall Street Journal e NBC News, che mostra tuttavia un margine di differenza sempre più ristretto. Lo scorso gennaio il 45% del campione diceva che l'Obamacare fosse positiva contro il 41% di chi pensava fosse una cattiva idea. Il numero di persone che ha risposto dicendo di non avere un'opinione è passato in un mese dal 14% al 16%. In generale, la rilevazione dimostra comunque come i repubblicani stiano faticando a raccogliere i consensi necessari per mettere a punto una nuova riforma: il 31% degli intervistati è fiducioso che l'esito sarà migliore mentre il 34% sostiene il contrario.

I democratici sperano ancora di salvare una legge vista come una delle eredità di Obama.

RUSSIA - L'amministrazione Trump ha arruolato funzionari della comunità d'intelligence e politici del Congresso per contrastare le notizie riguardanti i presunti legami tra alcuni membri della campagna elettorale del presidente Usa e la Russia, che hanno indotto l'Fbi ad avviare un'indagine, ancora in corso. E' quanto scrive il Washington Post.

La settimana scorsa i funzionari hanno fatto diverse chiamate nel tentativo di sminuire le storie circolate negli ultimi mesi riguardanti il canale diretto tra i fiduciari di Trump e il Cremlino. Le telefonate sono state orchestrate dalla Casa Bianca come ultima risorsa, dopo aver fallito in un'altra missione: spingere i funzionari dell'Fbi a parlare con i media e a bollare come false le storie sui contatti Mosca-Trump. Ieri la Casa Bianca ha ammesso di aver cercato di contattare la polizia federale, ma non ha svelato il piano b e le richieste fatte ai funzionari dell'intelligence. Le telefonate sono state fatte a diverse testate, tra cui lo stesso Washington Post.

Proteste anti Trump in molte città Usa (Ansa)

Il quotidiano di Washington ha sottolineato anche che due funzionari non hanno svelato la loro identità, pratica condannata dal presidente americano nel suo intervento alla conferenza dei conservatori CPAC. Il problema, ha concluso il Washington Post, è molto più grave di quanto possa sembrare: la decisione d

La famiglia di Donald Trump

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