Le donne del Califfo sparano e cantano inni di guerra

ROMA - Marciano armi in pugno cantando inni di guerra in arabo. Completamente nascoste dal burqa nero, le donne jihadiste combattenti - in fila dietro alla loro comandante - si esercitano a sparare con i kalashnikov inneggiando ad Allah, in un nuovo video propagandistico pubblicato sul web dall'Isis.

La data in cui le immagini sono state riprese non è certa, mentre è noto il luogo in cui sono state realizzate: si tratta della Siria. Sullo sfondo infatti si vede la chiesa cristiana di San Simeone, situata a meno di sessanta chilometri da Aleppo. Non è possibile stabilire con certezza se le combattenti siano effettivamente membri dello Stato islamico oppure se facciano parte di un'altra delle sigle affiliate al Califfato. Il video appare realizzato a scopo esclusivamente propagandistico, vista la scarsa esperienza nel maneggiare le armi da fuoco mostrata dalle donne protagoniste del filmato.

E mentre continua la propaganda su Internet, Twitter ha annunciato di aver bloccato diecimila account legati al Califfato islamico, confermando la notizia dopo giorni di indiscrezioni che circolavano in Rete. Si tratterebbe della più vasta operazione anti-Isis realizzata da un social network e segue la denuncia, da parte di più Paesi, della scelta dello Stato Islamico di utilizzare Twitter per diffondere immagini, video, messaggi e minacce puntando a reclutare nuovi jihadisti. In maniera informale, Twitter ha spiegato di aver accumulato la documentazione sugli account legati allo Stato islamico grazie a denunce arrivate online, anche da singoli utenti. Resta tuttavia da vedere quali saranno le conseguenze della stretta messa in atto da Twitter, perché già in passato diversi accunt sono stati sospesi e poi ricreati.