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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La stazione spaziale cinese è caduta nel Pacifico

Il processo di decadimento naturale della stazione spaziale cinese Tiangong-1 è giunto al suo epilogo, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre e infine impattando nell’Oceano Pacifico nella notte italiana

La stazione spaziale cinese Tiangong 1 è rientrata sulla Terra alle 2.16 cadendo nell'oceano Pacifico meridionale.

Frammenti nel Pacifico

Il processo di decadimento naturale della stazione spaziale cinese Tiangong-1 è giunto al suo epilogo, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre e infine impattando nell’Oceano Pacifico alle ore 00.16 UTC (02.16 ora italiana).

I suoi frammenti sono precipitati nell'Oceano Pacifico 40 minuti dopo. Lo ha reso noto il Joint Force Space Component Command (Jfscc) del Comando strategico degli Stati Uniti. "La maggior parte delle attrezzature è stata distrutta durante la fase di rientro", ha detto il Comando Usa in una nota.

Tiangong-1 è stata utilizzata per esperimenti medici. Il laboratorio è considerato anche un passo preliminare nella costruzione di una stazione spaziale cinese. La prima stazione spaziale cinese ha concluso la sua missione dopo avere trascorso in orbita 2.375 giorni e 21 ore.

Italia non coinvolta

Il comitato tecnico scientifico, riunito in seduta permanente presso la sede del Dipartimento della protezione Civile, sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), ha escluso la possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale Tiangong-1 abbiano impattato sul territorio nazionale.

Il rischio era bassissimo

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, in accordo con Asi e con gli altri partecipanti al tavolo, ha pertanto dichiarato concluse le attività ringraziando tutte le componenti del Sistema Nazionale di Protezione Civile, il Consigliere Militare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri dell’ Interno, degli Esteri, della Difesa, Enac, Enav, Ispra-Snpa, Cnr, Inaf, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Politecnico di Milano. Ha inoltre rivolto un particolare ringraziamento all’Agenzia Spaziale Italiana e a tutti gli organi d’informazione che hanno dato un prezioso supporto al Sistema contribuendo alla corretta comunicazione dell’evento.

Le previsioni degli esperti avevano ipotizzato che anche l'Italia potesse essere interessata in qualche modo dalla caduta dei detriti, ma il rischio era bassissimo.

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