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Datagate, la talpa è un ingegnere di 29 anni: "Ecco perché l'ho fatto"

Svolta nello scandalo delle intercettazioni telefoniche che sta mettendo in difficoltà Barack Obama. La "talpa" è Edward Snowden, 29 anni, un tecnico informatico che ha lavorato per la Cia

Il suo nome è Edward Snowden. Ha 29 anni ed è un tecnico informatico che ha lavorato per la Cia. E' lui la talpa che ha rivelato al quotidiano britannico Guardian i segreti del programma americano di raccolta e controllo dati denominato 'Prism'. Il 29enne ha lavorato negli ultimi quattro anni per la National Security Agency (Nsa), come dipendente di diverse aziende esterne, tra cui Dell e Booz Allen Hamilton.

"Il mio unico scopo è informare l'opinione pubblica su cosa viene fatto in loro nome e su cosa contro di loro", ha detto Snowden, ammettendo il proprio ruolo in una video intervista pubblicata sempre dal Guardian. Quindi ha spiegato di aver voluto rendere pubblico 'Prism' perchè non poteva "permettere al governo americano di distruggere la privacy, la libertà sul web e le libertà fondamentali delle persone nel mondo con un'enorme macchina di sorveglianza che sta segretamente costruendo".

Quello di Snowden non appare il gesto di un folle scontento o  di un disadattato, e lui ci tiene a sottolinearlo. Racconta di aver uno stipendio di 200.000 dollari l'anno, una fidanzata con cui vive alle Hawaii, una carriera stabile: "Sto sacrificando tutto questo perchè non posso in buona fede consentire al governo Usa di distruggere la libertà di internet e le libertà di base della gente nel mondo con questo imponente sistema di sorveglianza".

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Barack Obama, dice Snowden, l'ha deluso. "Io non ho votato per lui", nel 2008, "ho scelto un terzo partito ma credevo alle promesse di Obama. Stavo già per svelare tutto (ma ho atteso per vedere se cambiavano le cose dopo la sua rielezione) e lui ha continuato con le politiche del suo predecessore". Snowden accusa poi il presidente di aver "cercato di difendere consapevolmente l'indifendibile", a scandalo scoppiato.

FACEBOOK E GOOGLE COMPLICI NELLA RACCOLTA DATI

Snowden ha raggiunto il 20 maggio scorso Hong Kong, dove si trova ancora oggi, chiuso in una stanza d'albergo. "Non ho alcuna idea di quale sarà il mio futuro", ha detto al Guardian, auspicando che Hong Kong non decida di estradarlo negli Stati Uniti. Il 29enne ha quindi fatto sapere di voler chiedere asilo all'Islanda, dal momento che "difende la libertà su internet". La sua è la vita di un uomo in fuga: "Da tre settimane sono rinchiuso in albergo. Ho cambiato stanza tre volte per paura di essere spiato. Mi sono messo una grande cappuccio rosso in testa  quando entravo con la mia password nel mio computer per non essere intercettato da qualsiasi telecamera interna alla rete".

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Lo scandalo delle intercettazioni telefoniche rappresenta probabilmente il momento più critico del mandato presidenziale di Barack Obama. Le indagini del Guardian e le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal hanno rivelato che negli Usa i grandi operatori telefonici consegnano alla Nsa i dati associati alle comunicazioni ("telephony metadata"), come i numeri telefonici del chiamante e del chiamato: sono escluse, invece, le conversazioni vocali. Inoltre sotto i riflettori è finito anche Prism, progettato per ottenere attraverso internet i contenuti delle comunicazioni di persone che non hanno la cittadinanza degli Usa e si trovano fuori dagli Stati Uniti.

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