Egitto, ex collaboratori di Mubarak non si potranno candidare alle elezioni
Secondo una nuova legge votata in Parlamento, non potranno esercitare i propri diritti politici per almeno 10 anni coloro che hanno ricoperto incarichi importanti sotto l'ex Presidente
Non si potranno candidare alle elezioni presidenziali egiziane coloro che hanno ricoperto incarichi durante il regime di Hosni Mubarak. E' quanto ha stabilito ieri il parlamento, come riporta il sito di Euronews. Secondo questa nuova disposizione per almeno 10 anni non potranno esercitare i propri diritti politici coloro che hanno fatto parte del regime di Mubarak, ex presidente egiziano dimessosi il febbraio scorso a causa delle manifestazioni che hanno infiammato il Medio Oriente. La legge è stata votata in un Parlamento largamente controllato dai partiti islamici, primo fra tutti Libertà e Giustizia, espressione politica dei Fratelli Musulmani.
Anche se la norma potrà entrare in vigore solo dopo il parere favorevole del Consiglio Militare supremo, la nuova misura potrebbe bloccare la candidatura di Omar Suleiman, ex capo dell’Intelligence egiziana. Khairat al Chater, l'esponente dei Fratelli Musulmani che concorre per le elezioni presidenziali, si era già detto contrario alla candidatura di Suleiman, divenuto vice presidente pochi giorni prima la caduta di Mubarak.
“Rifiutiamo fermamente qualsiasi tentativo di restaurare il passato regime politico sotto la stessa forma, rappresentanto dalla figura del generale Omar Suleiman. Questo tentativo di restaurazione è un insulto alla rivoluzione e mostra la mancanza di consapevolezza circa il cambiamento che ha avuto luogo nella vita del popolo egiziano”, aveva dichiarato Chater, come riferisce Euronews.
Al momento sono 23 gli aspiranti alla presidenza nelle elezioni del 23 e 24 maggio, anche se la lista definitiva verrà resa nota solo il 23 aprile, come riporta Atlas.
