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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Egitto, dopo le elezioni arrivano le proteste

A sfidarsi al ballottaggio ci saranno Morsi e Shafiq, e nella notte 2mila persone hanno occupato piazza Tahrir

Cresce la rabbia dei giovani egiziani che poco più di anno fa occupavano piazza Tahrir. A infiammare gli animi sono stati i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali, che si sono tenute la scorsa settimana. 

A sfidarsi al ballottaggio saranno infatti Mohamed Morsi e Ahmed Shafiq, che hanno ricevuto rispettivamente il 24,3% e il 23,3% dei voti, come riportato dal sito internet dell'emittente britannica Bbc. Questo risultato ha portato molta insoddisfazione, soprattutto tra i giovani, che speravano che la primavera araba potesse portare ad un cambiamento più radicale in un Paese che per decenni è stato guidato da Hosni Mubarak. 

Ad affrontarsi alle urne ci saranno invece Morsi, rappresentante dei Fratelli Musulmani, e Shafiq, l'ex primo ministro sotto il 'Faraone'. E' proprio il candidato laico ad essere il più contestato, in quanto accusato di essere legato al vecchio regime di Mubarak. 

Duemila persone si sono riunite a piazza Tharir per protestare contro la candidatura di Shafiq e per ribadire i valori della rivoluzione. Durante la notte il quartier generale dell'ex primo ministro è stato assaltato e dato alle fiamme. Fortunatamente non ci sono stati feriti, e la polizia ha arrestato 8 sospetti. 

La vittoria di Morsi e Shafiq mostra la polarizzzione dell'elettorato egiziano all'indomani della caduta di Mubarak. I Fratelli Musulmani, che godono della maggioranza in Parlamento, hanno ricevuto il sostegno di al-Nur, il partito salafita egiziano che aveva appoggiato Abdel Moneim Aboul Fotouh al primo turno, come riporta Al Jazeera

Per l'11 giugno è attesa inoltre la sentenza della Suprema Corte Costituzionale egiziana contro Mubarak, che potrebbe in qualche modo influenzare gli elettori che il mese prossimo si recheranno alle urne per il ballottaggio.  

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