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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni Polonia

Elezioni in Polonia, trionfa la destra anti-Ue

I conservatori di Diritto e Giustizia (PiS) vincono con il 39% dei consensi. Per Ewa Kopacz, candidata di piattaforma civica e primo ministro uscente, la batosta è più grossa anche di quanto minacciato dai sondaggi

Tornano al timone a Varsavia, armati della maggioranza assoluta dei seggi nel nuovo parlamento, i conservatori nazionalisti, euroscettici, ultracattolici di Diritto e Giustizia (PiS): alle legislative di ieri il partito guidato da Beata Szydło ha ottenuto il 39% dei sondaggi, percentuale che un sistema di voto con premio di maggioranza traduce in 242 seggi sui 460 che compongono il Sejm, la camera bassa.

Con questi numeri la destra non dovrà cercare alleati per governare. 

Per i liberali europeisti di Piattaforma Civica (Po), la batosta è più grossa anche di quanto minacciato dai sondaggi. Piattaforma, il partito dell'ex premier e attuale presidente del Consiglio Europeo Ue Donald Tusk, si è fermato al 23,4% dei voti, ottenendo 135 seggi e poca voce in capitolo nella nuova assemblea dominata dai nazionalconservatori. 

Al terzo posto è arrivata la formazione del cantante rock 'anti-sistema' Pawel Kukiz, anche lui di posizioni nazionaliste, con 44 seggi, poi Nowocczesna (Moderni) di orientamento liberale, con 24 deputati e il partito dei contadini Psl con 18 seggi. 

L'AFFLUENZA ALLE URNE - Buona la partecipazione per un Paese dell'ex blocco socialista dove le urne continuano ad attirare poco, al 51,6%. Il gran ritorno di Diritto e Giustizia al potere, senza bisogno di alleati, stravolge gli equilibri nella cosiddetta Nuova Europa, il Centro-Est dell'Ue di cui la Polonia è indiscusso peso massimo, con conseguenze inevitabili anche a Bruxelles. 

IL DOMINUS DEL PARTITO - PiS come premier ha candidato Beata Szydlo, dai toni moderati, come il neo capo dello Stato Andrzej Duda, ma il vero dominus resta Jaroslaw Kaczynski, fratello del defunto presidente Lech, vero incubo per l'Ue negli anni in cui è stato premier - tra il 2006 e il 2007 - e come capo del partito euroscettico.

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